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Recensione : Stargazery – Stars Aligned

Ottimo secondo lavoro per gli Stargazery, realtà hard&heavy sulla scia dei maestri ottantiani.

L’hard and heavy britannico, che ha fatto scuola negli anni ottanta, ha trovato i suoi degni discepoli nelle terre del nordeuropa, non solo foriere di maligno e glaciale metal estremo, ma fiere portatrici del verbo metallico classico e old style.

Senza soffermarmi troppo con il solito elenco dei nomi più noti, una tradizione consolidata nel tempo ha portato la scena scandinava ad essere una della più affermate e conosciute dai fan di tutto il mondo nel genere, specialmente nella terra del sol levante, da sempre sensibile ai suoni classici in campo hard rock ed heavy metal.
In Europa qualcosa si muove e, negli ultimi anni, la scena può contare su varie etichette che si dedicano ai suoni old school con professionalità e passione: tra queste spicca la tedesca Pure Steel, che con le sue varie ramificazioni propone ottime realtà della scena true metal mondiale.
Gli Stargazery, al secondo full length dopo l’esordio “Eye On The Sky” del 2011, licenziano questo ottimo Stars Aligned sotto la Pure Legend, costola della label tedesca.
La band può vantare una line-up di tutto rispetto, essendo i musicisti coinvolti ex membri di ottimi gruppi della scena scandinava e non solo: Burning Point, Poisonblack, Kalmah, Charon sono i nomi più famosi che compaiono sul curriculum dei musicisti coinvolti, fino ad arrivare agli M.S.G. di Michael Schenker, dove ha militato il vocalist Jari Tiura.
Con queste premesse ci si poteva aspettare un ottimo lavoro e infatti Stars Aligned non delude con una raccolta di brani molto belli, alimentati dalla sacra fiamma metallica, ma oltremodo eleganti e raffinati, dove le tastiere elargiscono melodie strabilianti e le chitarre ricamano solos e ritmiche dal sapore hard rock, per cinquanta minuti di metal sopra le righe.
Le coordinate dell’album viaggiano su territori cari ai mostri sacri degli anni ottanta, dai Rainbow, ai Sabbath hard & heavy dell’era Tony Martin, al Dio solista, ma non solo: echi dell’Axel Rudi Pell degli ultimi lavori fanno da guida alla musica del gruppo che, pur ben piantata nei suoni classici, non risulta troppo vintage bensì inserita nel nuovo millennio.
Grandi melodie, atmosfere epiche ed anthem riusciti, regalano ai fan del genere un ottimo lavoro, con la voce del singer che spadroneggia con la necessaria grinta e personalità sui ritmi cadenzati delle canzoni che, aiutate da una produzione perfetta, aggrediscono con potenza ed eleganza.
Invisible, Angel Of The Dawn, Painted Into A Corner (la più hard rock del lotto), Hiding (dalle ritmiche bluesy) sono i brani di punta di Stars Aligned, disco che sicuramente non cambierà la storia della musica, ma ci porta in dono un ottimo esempio di hard&heavy, suoni immortali che, a dispetto dei santi, continuano ad affascinare non sentendo minimamente lo scorrere del tempo.

Tracklist:
1. Voodoo
2. Angel of the Dawn
3. Missed the Train to Paradise
4. Invisible
5. Absolution
6. Academy of Love
7. Painted into a Corner
8. Dim the Halo
9. Bring Me the Night
10. Hiding
11. Warrior’s Inn
12. Dark Lady
13. Tumma Nainen (Special bonus) *

Line-up:
Jukka Jokikokko – Bass
Pete Ahonen – Guitars
Marco Sneck – Keyboards
Jari Tiura – Vocals
Jussi Ontero – Drums

STARGAZERY – Facebook

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