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Recensione : Spain The blue moods of Spain

“The Blue Moods of Spain” debutto della band americana Spain viene ristampato con un’edizione ampiamente arricchita per il suo trentennale dalla Rhino Records.

“The Blue Moods of Spain” debutto della band americana Spain viene ristampato con un’edizione ampiamente arricchita per il suo trentennale dalla Rhino Records. Originariamente uscito nel 1997 il disco segnò l’esordio discografico degli Spain fondati da Josh Haden, figlio del leggendario jazzista Billy Haden, nel 1993 con l’intenzione di creare musica lenta e malinconica.

Proprio in quegli anni era comparso lo slowcore, sottogenere dell’indie rock che abbassava notevolmente i decibel, entrando nell’animo delle persone più contemplative, portato in giro da grandissimi gruppi come Slint, Codeine, Low e tanti altri. Parliamo di un’epoca totalmente differente dall’attuale, quando i supporti fonografici fisici erano il mezzo principale di ascolto, e il rock alternativo era davvero lanciato ed entrava nell’immaginario comune, cambiando la percezione.

Gli Spain erano, e ancora sono perché attualmente sono in tour e toccheranno anche l’Italia con una data a Bologna, uno dei gruppi peculiari e maggiori dello slowcore, hanno contribuito a definirne i contorni e ne sono stati uno degli esempi più alti, proprio a partire da questo disco d’esordio. “The blue moods of Spain” è la sublimazione di sentimenti malinconici, della meditazione che attraversa il nostro inconscio, ma soprattutto è la celebrazione del bello in musica, uno dei punti più altri delle cose belle che la musica offre quando è fatta bene.

Questo disco è l’eleganza in musica, la carezza di uan persona cara in un momento difficile, il calore che sconfigge il freddo, un blues altro che sposa un jazz differente dal solito, un pattinare su di una coltre sottile di ghiaccio senza finire nell’acqua gelida. La musica lenta e sontuosa, sinuosa e potente, la voce di Haden ci guida attraverso la pioggia scrosciante, dentro le pozzanghere che ci bagnano e che ci insegnano, superando lo slowcore che in questo caso è un nome di comodo, perché si va molto oltre.

Ci sono tantissime cose in questo disco, come momenti quasi di perfezione assoluta come in “Ray of light”, canzone di una bellezza che fa quasi male. Ascoltando questo disco vorresti che non finisse mai, e in questa edizione arricchita il piacer è più duraturo e si capisce meglio la natura di questo disco. “The Blue Moods of Spain” è un disco da ascoltare con calma, chiudendo gli occhi, è musica che fa cambiare il respiro, calma l’animo, è bellezza che entra dentro e ti scalda. Jazz, blues, indie rock, slowcore, una cifra musicale unica che torna e ci stupisce ancora di più rispetto ai tempi nei quali uscì, dato che al tempo erano molti i lavori così, mentre ora un disco come questo è un oggetto sonoro non identificato, un qualcosa che ora è davvero differente. Un disco di una bellezza accecante, un prendersi cura del nostro cervello e delle nostre orecchie, un’onda benefica che travolge e salva, nell’edizione perfetta.

Altra recensione : Spain – Mandala Brush

Spain The blue moods of Spain

Spain The blue moods of Spain Tracklist

1. “It’s So True”
2. “Ten Nights”
3. “Dreaming of Love”
4. “Untitled #1”
5. “Her Used-to-Been”
6. “Ray of Light”
7. “World of Blue”
8. “I Lied”
9. “Spiritual”

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