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Recensione : Simus – Vox Vult

Un ottimo bebutto, maturo e tecnicamente ineccepibile, consigliato a tutti gli amanti della musica senza barriere.

Simus – Vox Vult

L’album in questione è l’esordio sulla lunga distanza di questa band lombarda fuori dagli schemi dal nome Simus.

Fondata nel 2008 e con un Ep all’attivo risalente a qualche anno fa, la band nel suo nuovo lavoro intitolato Vox Vult si approccia alla materia progressive con fare moderno, non dando punti di riferimento per quanto riguarda il genere proposto ma affrontando la musica con una personalità debordante; progressive nel senso globale del termine, moderno perché, nello spartito della band, troviamo elementi riconducibili ai generi più usati negli ultimi anni: doppia voce (pulita e scream), qualche frustata core, molte digressioni melodiche e umori cangianti che rendono l’ascolto dell’album, oltre che piacevole, piuttosto vario.
Pur concedendo poco alla facilità di assimilazione da parte dell’ascoltatore, la band confeziona un’ora di musica a tutto tondo, non ci sono confini e gli spazi sono infiniti per la band nostrana che, pur ricordando nell’approccio nomi noti, ha una sua spiccata personalità che esce ad ogni passaggio del disco.
Vox Vult non è un concept, ma l’impronta mistica portata dalla cultura e dalle religioni orientali è presente in modo massiccio nelle atmosfere in brani (Fakir) nei quali la band lascia libera la musica di viaggiare in territori dove l’ascoltatore pericolosamente si perde, ipnotizzato dalle jam liquide create dal gruppo.
Non mancano parti grintose dove Mimmo D’Elia aggredisce con un ottimo scream assecondando le parti di moderno metallo graffiante perfettamente interpretate da una band che non sbaglia un passaggio, eccellendo in brani originali come la bellissima e ottimamente strutturata su un tappeto di percussioni Requiem For My Moon, la già citata Fakir e la conclusiva e spettacolare The Golden Pendulum Of Babylon, nove minuti di riassunto del credo compositivo dei Simus, racchiuso nelle note di un brano straordinario.
Un ottimo debutto, un album maturo composto da una band tecnicamente ineccepibile, consigliato a tutti gli amanti della musica senza barriere ed imperdibile per i fan delle digressioni melodiche di Tool e A Perfect Circle.

Track List:
01. Giano
02. Vox Vult
03. Planet Caiak
04. Mantis
05. Who Am I?
06. The Soulmaker
07. Bitter Taste
08. Fakir
09. Deus Vult
10. Requiem for My Moon
11. The Golden Pedulum of Babylon

Line-up:
Denis Pace – Bass
Luca Pace – Guitar
Mimmo D’Elia – Vocals
Michele Perri – Guitar & Backing Vocals
Chicco De Zani – Drums

https://www.facebook.com/simusband?fref=ts

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