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Recensione : Sideburn – Electrify

Tornano gli hard rocker svizzeri Sideburn con il settimo album dal titolo Electrify.

Sideburn – Electrify

Sono cambiati i 3/5 della band, rispettivamente bassista e le due chitarre, ma il sound non si è modificato di una virgola e la proposta rimane un hard rock grezzo in stile AC/DC.
L’album racchiude quattordici tracce dove, al sound che ha fatto la fortuna della band australiana, si aggiungono influenze southern e armonizzazioni blues che rendono l’album più americano che europeo.
Bar di frontiera sporchi, frequentati da facce poco raccomandabili, con la band di turno che suona in gabbia e dannati di ogni sorta ad infrangere l’ennesima bottiglia di birra vuota contro la rete, sono la giusta ambientazione per questo disco che nulla aggiunge e nulla toglie al genere, ma piace.
Qui non e’ la tecnica strumentale ad essere importante, ma il groove ed il tiro dei pezzi, che rimane abbastanza alto per tutto il disco.
Discorso a parte per Rolland Pierrehumbert, autore di una buona prova e non solo clone di Bon Scott, ma cantante con buona personalità.
Promosso, quindi, il lavoro dei Sideburn i quali, ancora una volta, non tradiscono gli amanti dell’hard rock grezzo e groovy. Alla prossima.

Tracklist:
01. Bite The Bullet
02. Devil May Care
03. Bad Boys, Bad Girls, Rock’n’Roll
04. Black Powder
05. Frontline
06. Never Get Down
07. Mr. Clean
08. Shady Katy
09. Travellin’ Man
10. Bad Reputation
11. Destination Nowhere
12. Lazy Dazy (Live – Bonus)
13. Never Kill The Chicken (Live – Bonus)
14. Rockstar (Bonus)

Line-up
Rolland Pierrehunbert-vocals
Lionel White-drums
Lawrence lina-guitars
Mike Riffart-guitars
Nick Thornton-bass

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