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Recensione : Shabazz Palace – Lese Majesty

“Lese Majesty” usa i codici del rap per creare un'oasi felice di creatività e di non convenzionalità.

La definizione di gruppo rap per gli Shabazz Palaces è fuorviante.
Gli Shabazz Palace sono molto altro, anche se hanno ovviamente il rap nel loro dna.

Dal rap, e che rap, proviene metà del gruppo, ovvero Ishmael Butler che qui è Palaceer Lazaro. Ishmael proviene dai Digable Planets, uno dei gruppi meno catalogabili e tracciabili del panorama rap.
L’altra metà è Tendai Maraire, figlio di Dumisani Maraire, maestro di Mbira, tipico strumento africano da lui introdotto in occidente.
Nel 2011, dopo alcune uscite underground gli Shabazz Palaces escono su Sub Pop con il loro debutto “Black Up”, che diventa un ottimo successo di pubblico, e di critica.
La Sub Pop ovviamente non poteva prendere un gruppo rap qualunque, ma mise sotto contratto un duo di avanguardia sonora.
Questo secondo disco, che è in realtà un concept album diviso in suites, Lese Majesty, è la conferma della bravura e dell’eclettismo di questo gruppo. Le basi e il cantato sono rap, o qualcosa che vi si avvicina, ma nessun confine è posto.
Il risultato è un suono davvero avanti e molto piacevole, dove si trova tutta la cultura nera, più che solo la musica.
Gli Shabazz Palaces, pur sperimentando molto, non sono affatto un gruppo incomprensibile od ostico, ma anzi sono anche divertenti e piacevoli.
Non è facile coniugare avanguardia e divertimento, ma qui ci riescono benissimo. Non sarebbe neanche giusto chiamarlo rap del futuro, è semplicemente una via diversa e un modo per farlo in maniera non commerciale.
Qui e là si aprono campionamenti che l’orecchio più attento saprà cogliere molto bene, e che testimonia anche la grande cultura del duo.
Lese Majesty usa i codici del rap per creare un’oasi felice di creatività e di non convenzionalità.
Echi del rap dei padri, visioni futuristiche e tanta voglia di non essere ovvi.
Un disco da scavare, da sentire ma non ad alto volume, bensì da sentire con cuore ed orecchie.

Tracklist:
Suite 1: The Phasing Shift
1. “Dawn In Luxor”
2. “Forerunner Foray”
3. “They Come In Gold”
Suite 2: Touch & Agre
4. “Solemn Swears”
5. “Harem Aria”
6. “Noetic Noiromantics”
7. “The Ballad of Lt. Maj. Winnings”
Suite 3: Palace War Council Meeting
8. “Soundview”
9. “Ishmael”
10. “…down 155th in the MCM Snorkel”
Suite 4: Pleasure Milieu
11. “Divine of Form”
12. “#CAKE”
Suite 5: Federal Bureau Boys
13. “Colluding Oligarchs”
14. “Suspicion of a Shape”
Suite 6: High Climb to the Gallows
15. “MindGlitch Keytar TM Theme”
16. “Motion Sickness”
Suite 7: Murkings on the Oxblood Starway
17. “New Black Wave”
18. “Sonic MythMap for the Trip Back”

Line-up :
Ishamel Butler – Voce
Dumisani Maraire – Musica.

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