iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Secret agent headcheese – Escape from Alcatraz

Secret agent headcheese: la prima volta che lo sentirete avrete l’effetto (collaterale) di chi ascoltò gli esordi dei Sex Pistols negli anni ’70: “Cos’è ‘sto macello!”…però poi vi piace.

Secret agent headcheese

Secret agent headcheese – Escape from Alcatraz

Esistono diversi tipi di integratori. Alcuni possono essere acquistati tranquillamente sia in farmacia che al supermercato, per altri, invece, è necessaria la richiesta del medico: quelli più forti, così forti che potrebbero farvi male. È in questa seconda categoria che si piazzano i lavori di Secret Agent Headcheese. La prima volta che lo sentirete avrete l’effetto (collaterale) di chi ascoltò gli esordi dei Sex Pistols negli anni ’70: “Cos’è ‘sto macello!”…però poi vi piace.

In Escape From Alcatraz ci ritroviamo di fronte ad un EP con 5 pezzi electro-garage-post punk carichi, divertenti e pieni di rimandi tanto all’elettronica quanto al rock. Accordi sintetici, spigolosi, veloci che ricordano un certo noise newyorkese. Una voce telefonica racconta le sue liriche in modo secco, sfacciato. Praticamente i Cramps con le palle girate a velocità doppia! Qua però le chitarre sono accompagnate, quando non simulate, da tanto sintetizzatore. Horror punk fatto da Fender e computer.  Attenzione perché l’electro-punk sta tornando in voga, ne sanno qualcosa i nostrani Miccetta, pilone portante degli Stinking Polecats, e Dj AlienShe (ex Alien Slut). Ne sarebbero felici anche gli Atari Teenage Riot che hanno insegnato il genere in questione sin dai primi anni ’90. Secret Agent Headcheese ha imparato la lezione e ripropone il tutto con l’obbligatorio tocco personale attraverso suoni low-fi e tematiche da b-movie, ricetta al bacio che vedeva i suoi massimi nel precedente lavoro Gets Abducted il quale presentava anche giri armonici meno ripetitivi.

L’ etichetta che propone questa ultima fatica è la Painters Tapes della quale il payoff recita “Detroit’s worst cassette label”. Praticamente solo audio cassette in pieno stile DIY che viene voglia di collezionarle tutte!…a partire da questo Escape from Alcatraz dove in copertina ci piazza un detenuto condannato a morte che sulla sedia elettrica assume la stessa espressione di chi ascolta il disco. Da notare, nell’angolino a destra, il secondino boia, che no, boia non è un’offesa voluta ma a buon intenditore…

Se pensate che il film Plan 9 from Outer Space non sarebbe stato tanto male se si fosse trattato di una produzione tedesca indipendente del 1993, avete trovato la colonna sonora perfetta grazie a Secret Agent Headcheese, ma in Escape From Alcatraz sarebbe meglio parlare di un Papillon sotto acido.

Attenzione. Tenere lontano dalla portata bambini. Leggere attentamente il foglietto illustrativo.

Secret agent headcheese

Tracklist:
1. Do The Time 01:12
2. Section D (Death Wing) 01:23
3. Sally 01:23
4. Knifed In The Back 01:24
5. Elektrik Chair 01:08

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

I Blackholes e una riflessione sulla fantascienza nel rock

I Blackholes e una riflessione sulla fantascienza nel rock

Rock e fantascienza, argomento curioso che inevitabilmente tende ad allargarsi verso altri generi musicali, specialmente quelli in grado di creare effetti/illusioni sonore abili a rimandare all’immaginario futuristico, dai beep di una console di volo ai vari fuzz dei laser. Praticamente è facile scivolare nell’elettronica.