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Recensione : Seal Of Solomon – I The King

La band di Istanbul dimostra di non aver nulla da invidiare ai colleghi più blasonati con un album clamoroso, a dimostrazione del buon fiuto della sempre attenta WormHoleDeath, sfornando in campo estremo uno degli esordi più riusciti di questi primi mesi del nuovo anno.

Seal Of Solomon – I The King

Oscure nubi si addensano da oriente e minacciose si avvicinano a noi, portando tempesta e distruzione; dopo il loro passaggio nulla sarà più come prima e, nel caos che ne seguirà, il male regnerà sulle nostre vite.

Dalla Turchia arrivano come piaghe apocalittiche e devastanti i death metallers Seal Of Solomon, combo che, dopo un EP nel 2009, firma con la WormHoleDeath e si prepara a conquistare l’Europa intera con il suo infernale death vicino a gruppi come Behemoth e Nile.
Riff melodici dal sapore orientale fanno da contraltare ad una ritmica cadenzata ma potentissima, sostenuta dal demoniaco growl di Nefraim, cantore di demoni nascosti tra le valli desertiche del paesaggio turco.
Laddove il ritmo accelera, una sezione ritmica da urlo composta da Aefril al basso e Anshar, distruttore di pelli, travolge ogni cosa in un’atmosfera di delirante danza malefica.
Non da meno le due asce, Onder Dulger alla solista e Saladin alla ritmica, ricamano riff solidi, melodicamente diabolici, sempre dettati da una tensione altissima.
Un album intenso, da ascoltare tutto di un fiato, dove non mancano le sorprese, come nel capolavoro Story Of A Prophet, brano di chiusura nel quale sembra di ascoltare i primi Orphaned Land in versione death/black, oppure nella devastante Time Of Arallu in cui viene fuori, in tutta la sua brutale potenza, il Behemoth style.
Richiami al tipico sound epico dei Nile li troviamo nel brano A Leader’s Indignation, senza dimenticare il maligno riff della superba Invocation, massacrante song dove Anshar si supera con una prova di potenza straordinaria.
La band di Istanbul dimostra di non aver nulla da invidiare ai colleghi più blasonati con un album clamoroso, a dimostrazione del buon fiuto della sempre attenta WormHoleDeath, sfornando in campo estremo uno degli esordi più riusciti di questi primi mesi del nuovo anno.

Tracklist:
1. Retribution
2. I the King V2
3. Vengeful Oration
4. The Lesser Key
5. Providence
6. Time of the Arallu
7. Ars Almadel
8. A Leader’s Indignation
9. Invocation
10. Story of a Prophet

Line-up:
Can Berk Ocalir (Nefraim) – Vocals
Doguhan Korkut (Aefril) – Bass
Tolga Şanlı (Anshar) – Drums
Ozan Murat Ozfen (Saladin) – Guitars (rhythm)
Önder Dülger – Guitars (lead)

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