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Recensione : Salvaje Montoya – Buda Rumana

Strani esseri si aggirano per le lande iberiche, esseri che suonano una musica bastarda, figlia del rock latino, dei riverberi di Link Wray, del garage di Cramps e famiglia, e del ripetuto ascolto delle compilations Back in the Grave ...

Questi strani esseri si chiamano Valentino Montoya, il cantante dei Manos De Topo, Miguel Angel Blanca, German Ruiz e Miquel Andreu. In questo divertentissimo disco possiamo trovare di tutto, sempre molto festoso e vitaminico, non c’è mai un attimo di noia. Si viene trasportati dagli assolati atolli del sud del mondo, alla Las Vegas degli anni sessanta, per poi trovarsi sul colle di Montserrat e finire sbronzi in una Barcellona livida e molto poco turistica. Questo primo disco dei Salvaje Montoya, prodotto da Sergio Perez negli studi Maik Mayer, è una bottiglia di scalciante vino tinto, di istinto e di massima consacrazione al dio ritmo. Davvero un gran disco, sia per festeggiare che per viaggiare storditi nel magnifico mondo del vintage.

1. !Salvaje Montoya!
2. Ana
3. Cataratas en Montserrat
4. La huída
5. Jessinstein
6. El gran hombre
7. Barcelona adicción
8. Mal viaje
9. Secreto
10. Lady piñata
11. No hay timón marinera
12. Último adiós

SALVAJE MONTOYA – pagina Facebook

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