iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Saligia – Fønix

Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia, è l'unione delle prime lettere dei sette peccati capitali che forma la parola Saligia, monicker di questa black metal band norvegese.

Saligia – Fønix

Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia, è l’unione delle prime lettere dei sette peccati capitali che forma la parola Saligia, monicker di questa black metal band norvegese, attiva come duo dal 2007 ed arrivata al secondo lavoro sulla lunga distanza, dopo un terzetto di demo, il primo full length (Sic Transit Gloria Mundi del 2011) e lo scorso mini cd dal titolo Lvx Aeternae, uscito un paio di anni fa.

Un sound destabilizzante che accompagna un concept incentrato sull’occultismo è quello che propongono il gruppo di Trondheim, al secolo Ahzari (voce, chitarra e basso) e V. alle pelli, lontano dall’armageddon sfrenato delle black metal band, o dalle reminiscenze sinfoniche di molti gruppi Emperor style e molto più vicine al doom/dark.
Ossianico, pur in un contesto black, si potrebbe definire il modus operandi dei Saligia, dato anche dalla voce ruvida e declamatoria, poco valorizzato da una produzione grezza, ma in molti passaggi suggestivo il giusto per non sfigurare sul mercato dei prodotti evil.
Pochissime accelerazioni e tanti mid tempo che formano una lunga messa nera, dove il suono scarno della sei corde accompagna il drumming vario e fantasioso di V., mentre si continuano a mietere vittime inconsapevoli della pericolosità dei due sacerdoti del male.
Ed all’ascolto delle varie Fire Tear Apart The Veil, Revelation: A Sign Reveals o Fønix: Flame Coronation sembra davvero di essere al cospetto di una cerimonia messianica dove i due puniscono gli astanti, ognuno con il proprio peccato capitale da farsi perdonare, ma trovano solo punizione, sofferenza e dolore.
Difficile fare paragoni con band affermate, il sound è alquanto originale anche se non tutto fila liscio e la proposta ha bisogno di più ascolti per essere assimilata in pieno.
Rimane un album interessante, di non facile lettura ma fuori dai soliti cliché abusati senza ritegno dai gruppi del genere, quindi provate ad addentravi nel mondo dei Saligia, potrebbe piacervi.

TRACKLIST
1. Fire: Tear Apart the Veil
2. Revelation: A Sign Reveals
3. Abyss: In Darkness Forge Alight
4. Voices: Her Hidden Darkness
5. Fønix: Flame Coronation

LINE-UP
Ahzari – Vocals, Guitars, Bass
V. – Drums

SALIGIA – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta