Ru Fus è un artista che ama suonare, con tanta energia, sudore e denti stretti, lo si intuisce e lo si capisce ascoltando tutto d’un fiato il suo album, perché dover ammettere una cosa così stupida e banale?
Perché probabilmente tra tutti gli artisti che si sentono in giro pochi hanno il coraggio di fare qualcosa contro corrente, di non morbido impatto e di una rabbia d’altri tempi.
Ascoltando già le prime tracce si può capire l’andazzo del lavoro di Ru Fus, chitarre molto presenti e gonfie di distorsori, batteria frenetica ed una voce vissuta ed abituata ai palchi da molti anni.
Ru Fus è quel sano rock’n’roll da centro sociale che servirebbe ad un bel po’ di giovani hipster per far drizzare loro la schiena ed anche qualche pelo delle braccia, troppo assopiti da una musica/genere legata ad un mondo di plastica in cui ci troviamo immersi, ogni giorno.
Ru Fus fu uno membro degli acclamati Zen Circus ed oggi si ritrova con un lavoro solista tra le mani che sembra esser rimasto indietro un bel po’ d’anni (non in senso negativo, s’intende), un gran bel pezzo rock’n’roll tutto da scoprire, spulciare e pogare.
Duro e crudo, sputato in faccia e pronto a prendere a calci, Ru Fus alza il volume degli amplificatori e spaventa qualsiasi balera pronta ad accoglierlo con un sound genuino e grezzo, pregno di atmosfere cupe ed oscure.
Un ottimo lavoro di cui sentiremo spesso parlare: Seasons risulta essere una delle tracce più affascinanti e tenebrose dell’album, accompagnata dalla durezza di Never machine e dall’apri pista di Fader up&down.
TRACKLIST
1) Fader up&down
2) Little clown
3) Radiation
4) Joker
4) People as people
5) Outside now
6) Dead set
7) Fragments of asteroid
8) Like coldest winter
9) Never machine
10) Seasons
LINE-UP
Emilano Valente – Guitar, bass & Noise
Giacomo Bracaloni – Vocal & Noise
Raffaello Mallegni – Drum