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Recensione : Revenge – Harder Than Steel

Assolutamente da avere, "Harder Than Steel" è un ottimo tributo ai suoni classici

Un monolite di heavy speed metal fuso nell’acciaio ottantiano: questo è, per la gioia dei true metallers innamorati dei suoni old school, Harder Than Steel dei sudamericani Revenge.

La band colombiana, veterana della scena heavy mondiale, arriva al sesto full-length di una discografia infinita, colma di Ep e split, iniziata sulla lunga distanza dieci anni fa con “Metal Warriors”.
Una carriera tutta incentrata sui suoni old school arriva al culmine con il nuovo lavoro, entusiasmante per gli amanti dei suoni classici, una tranvata suonata alla velocità della luce, epica come solo l’heavy metal sa essere e piena di quei meravigliosi cliché che ne fanno un monumento al genere.
L’heavy della band viaggia su territori speed, i brani sono quasi tutti a rischio autovelox e sfoggiano grinta e fierezza metallica, impreziositi da un ottimo songwriting che li rende imperdibili.
I quattro guerrieri di Medellin, in stato di grazia, offrono una prova sopra le righe, cominciando dai solos al fulmicotone che sprizzano scintille come una fresa al lavoro (Esteban M. Garcia), passando per la sezione ritmica martellante composta da Jorge Rojas (basso) e Daniel Hernandez (piovra dai mille tentacoli alle pelli) fino all’ottima prova al microfono di Esteban Mejia, grandioso anche nelle parti ritmiche con la sua chitarra.
Pronti e via, Harder Than Steel parte a cento all’ora per travolgere tutto fino alla fine ed oltre: brani dall’ottimo appeal metallico, si susseguono senza soluzione di continuità e, veloci come il vento e duri come il ferro, non fanno prigionieri, avvicinandosi in alcuni casi al thrash dei primi Testament, ma con il power teutonico come nume tutelare della band (non è un caso che l’ultimo brano sia proprio Chains And Leather dei maestri Running Wild).
Assolutamente da avere, Harder Than Steel ha nella title track, Back For Vengeance, At The Gates Of Hell e nella “sassone” Motorider gli episodi migliori di un album tutto da ascoltare: suoni classici all’ennesima potenza, un tributo ai classici suoni old school davvero ben fatto …. long live heavy metal!

Tracklist:
1. Headbangers Brigade
2. Harder Than Steel
3. Witching Possession
4. Gravestone
5. Back for Vengeance
6. Torment & Sacrifice
7. Flying to Hell
8. At the Gates of Hell
9. Motorider
10. Chains and Leather

Line-up:
Jorge “Seth” Rojas – Bass
Esteban “Hellfire” Mejía – Vocals, Guitars
Daniel “Hell Avenger” Hernandez – Drums
Night Crawler – Guitars (lead)

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