iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Red Room Ensemble – Red Room Ensemble

I Red Room Ensemble ci offrono un ottimo album di heavy metal melodico ma potente, prodotto benissimo e colmo di brani riusciti e dall'ottimo impatto.

Red Room Ensemble – Red Room Ensemble

Gran bell’esordio per i finlandesi Red Room Ensemble, nati dalle ceneri dei Moonburn, cover band che proponeva brani hard rock e metal e che, stanchi di suonare musica altrui, si riassemblano sotto questo monicker per regalarci un ottimo album di heavy metal melodico ma potente, prodotto benissimo e colmo di brani riusciti e dall’ottimo impatto.

Quattro bravissimi musicisti che fanno cerchio intorno al superlativo vocalist Torgny Stjärnfelt, ex -Contamination of Expressions, Book of Reflections e Condition Red, per travolgerci con il loro metal melodico ma dalle ritmiche pesanti, un approccio tradizionale che risulta fresco, ben strutturato tra melodia e durezza.
Mai come in questo caso, oltre alla bravura tecnica, sono le canzoni il punto di forza della band, straordinariamente interpretate da un singer in stato di grazia e nobilitate da un songwriting di qualità.
Il tutto risulta moderno, per nulla datato, le influenze vanno dalle le band storiche del metal più classico a qualche ritmica più forzata e attimi in cui la voce si inasprisce, ricordando un death metal melodico stravolto da un’eleganza ed una raffinatezza riscontrabili anche nelle parti più tirate che portano ai primi Queensrÿche.
Otto brani sopra la media, dove le chitarre spaziano tra riff portentosi e solos ultra melodici (Sebastian Söderlund e Kari Sundström) e la sezione ritmica tiene il passo con una prova varia (Kim Darmark basso e Jonathan Grönqvist batteria), vanno a comporre un album in cui spicca la straordinaria prova del cantante, un Geoff Tate ringalluzzito da un sound che deborda e travolge con brani come Sheherazade, And Time Takes Its Toll, la spettacolare Stargrinder, un cannone metallico che spara riff senza soluzione di continuità, fino alla semiballad dall’impronta folk The Hoarse Whisperer, con un giro acustico che entra nella testa per non uscirne più e resa drammatica da un devastante finale in crescendo.
La conclusione è affidata a We Come at Night, oscura, metallica e tagliata in due da un solo tragico: le chitarre urlano, la voce fa il bello e il cattivo tempo e l’album finisce tra gli applausi, solo interrotti dal dito che schiaccia ancora una volta il tasto play del lettore.
Scommetto che non passerà poi molto prima che i Red Room Ensemble trovino un’etichetta che li supporti, troppo bravi questi ragazzi che regalano una lavoro consigliato senza alcuna remora.

Tracklist:
1.I Am Hunger
2.Sheherazade
3.And Time Takes Its Toll
4.Everything Went Red
5.Stargrinder
6.The Hoarse Whisperer
7.I Am the Flame
8.We Come at Night

Line-up:
Kim Darmark – Bass
Jonathan Grönqvist – Drums
Sebastian Söderlund – Guitars (lead)
Kari Sundström – Guitars (rhythm)
Torgny Stjärnfelt – Vocals

RED ROOM ENSEMBLE – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta