Questa non è poesia.
E’ un dramma prestabilito dalla mia coscienza.
E’ un purgatorio di attimi imprigionati.
E’ la sequenza diabolica di ogni mia fuga.
Questa non è poesia.
E’ una forma di suicidio continuato
e di sano nulla che si masturba.
E’ la guerra preventiva alle mie voglie
e la mia voglia di fare guerra.
Qui non si parla d’amore,
perché l’amore è sconsolante
nella sua ipotetica insistenza.
Questa non è poesia.
E’ una stagione incendiaria.
E’ un secolo di torti.
Questa non è poesia.
E’ una miscela succosa di dubbi
e la morte, comunque.
E’ un antipasto di lucertole
e la voglia del lupo.
E’ sincretismo della pancia
e alcol, ovunque.
Questa non è poesia.
E’ cancro sottile
e stato intollerante.
Questa non è poesia.
E’ lacrime mai date
e sorrisi nascosti.
E’ la carne che straripa
e un attacco alla parola.
Questa non è poesia.
E’ sputo, fragore, molestia.
Sono sogni infranti e incubi rivelati.
Questa non è poesia.
Illustrazione di Enrico Mazzone
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