Libro fondamentale che susciterà tantissime polemiche perché come le inchieste video di Fanpage sui giovani di Fratelli D’Italia porta a galla il marcio che c’è dentro il neofascismo italiano che tenta di ripulirsi facendo ottimi affari, che sono poi le cose più importanti.
“Il libro segreto di Casa Pound” per l’editore Fuoriscena del gruppo Rizzoli, è il nuovo libro di Paolo Berizzi, giornalista in forza a “Repubblica” dal 2000, Per il quotidiano romano si è occupato a lungo, tra i vari temi, di contraffazione e sofisticazione alimentare, lavoro nero e caporalato, terrorismo di matrice islamica, criminalità organizzata, devianza giovanile, droga, narcotraffico.
Da parecchio tempo Berizzi è uno dei principali indagatori e divulgatori dell’universo dell’estrema destra italiana, dalla quale è odiato e a causa di minacce vive sotto scorta dal primo febbraio 2019. Berizzi ha pubblicato diversi libri sull’estrema destra italiana, ed è stato uno dei pochi nel cosiddetto “giornalismo mainstream” a parlarne, e non è poco, specialmente con questo governo. Questa sua nuova opera promette di essere la più dirompente della sua bibliografia, dato che è basta sul racconto e le prova portate da un insider, ovvero una persona che apparteneva ai massimi livelli della gerarchia di Casa Pound, presente all’occupazione effettiva del palazzo di via Napoleone III nel quartiere Esquilino a Roma. L’informatore di Berizzi non fu tra i cinque che entrarono per primi, ma faceva da palo in strada.
A partire da quel momento fondativo importantissimo per Casa Pound, uno dei fascisti del terzo millennio spiega la genesi anche del nome e del simbolo, e soprattutto i rapporti interni di quello che ora è tornato da pochi anni ad essere un movimento dopo che aveva provato ad essere un partito.
La narrazione è tutta in prima persona, ovvero il libro pare essere scritto da questa camicia nera che parla della sua esperienza, ed è un racconto importantissimo e strabiliante, a partire dalle prime pagine dove descrive la pianta e la distribuzione degli spazi all’interno di quella che gli stessi militanti chiamano la “Torre”, che sabato quattro ottobre durante la manifestazione nazionale per la Palestina ha visto delle scaramucce fra antifascisti e chi presidiava Casa Pound, il cui unico portone di accesso è sbarrato dalle ore undici in poi, e dove vige una ferrea regolamentazione su tutto, tanto da essere definita dallo stesso informatore una caserma civile. Anche la descrizione della distribuzione degli appartamenti stessa è indicativa di cosa sia in realtà Casa Pound, dato che gli appartamenti più belli sono occupati dai dirigenti del movimento.
L’informatore descrive anche le occupazioni abitative, con le famiglie che pagano cento simbolici euro al mese, occupazioni che dovevano essere il cuore del progetto Casa Pound, che era partita come occupazione non conforme in un’altra zona di Roma sotto il nome di Casa Montag. Casa Pound è l’apice di un progetto di portare avanti un concetto di estrema destra sociale vicina al concetto del sociale nella Repubblica Sociale Italiana esplicato nel “Manifesto di Verona” del 1943.
Da qui la situazione degenera nel corso degli anni e Casa Pound diventa un comitato di affari presieduto dal presidentissimo Gianluca Iannone, che come lo descrive nel libro è il Giulio Cesare di Casa Pound, in lotta con Simone Di Stefano, romano per metà ebreo e vera anima del lato sociale di Casa Pound che veniva dalla sezione MSI di Colle Oppio e che fu in stretti legami con l’attuale premier italiana Giorgia Meloni, alla quale lo lega una stima reciproca. Dopo essere stato portavoce di Casa Pound, Di Stefano ne esce molto probabilmente per contrasti con Iannone e per una visione di Casa Pound molto diversa dalla piega che aveva preso la stessa.
IL libro di Berizzi porta allo scoperto ciò che nessuno sapeva, ovvero le dinamiche interne e le e vere ragioni che muovono Casa Pound, che è attualmente in un momento di forte debolezza, varie sezioni in giro per l’Italia hanno chiuso o sono in crisi, e in questo libro se ne spiegano le ragioni, in maniera profonda ed accurata. La degenerazione di Casa Pound, la sua natura affaristica e clientelare che ha la sua massima espressione in Luigi Polacchi, il fondatore del Blocco Studentesco, patron del marchio di abbigliamento Pivert e della casa editrice Altaforte, recentemente coinvolto nelle vicende milanesi e non solo della curva Nord dell’Inter, dove Casa Pound ha preso posizione con chi tentava di scalzare Lealtà e Azione dal comando.
Il racconto dell’informatore ci porta all’interno della tartaruga frecciata e ci permette di capire a fondo ciò che si intravedeva, cioè che partendo dall’Idea di un certo fascismo si sia arrivati a mettersi il culo al caldo da parte dei pochi a discapito del lavoro e della fede di tanti.
Per la prima volta si capiscono i veri legami con Fratelli D’Italia, che regalano a Casa Pound la vecchia sede MSI di Acca Larentia, culto fondamentale per la narrazione del neofascismo, veniamo portati anche all’interno di riti pagani che affondano le loro radici nel neofascismo degli anni settanta, in quello spazio fra Paolo Signorelli e i N.A.R di, fra gli altri, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, veri miti segreti dei fascisti pop. Il racconto è completo, vero, vivido e di prima mano ed è un unicum nel panorama letterario del giornalismo d’inchiesta italiano.
Berizzi dice di avere tutte le pezze d’appoggio, e il libro è veramente denso di nomi e particolari, scritto benissimo e assai scorrevole. Dalle prime pagine in poi è tangibile, fino alle conclusione che è davvero paradigmatica, la crescita della disillusione di questo militante apicale, che vede come il sogno di rinnovare il fascismo sociale muoia di fronte alle mire economiche e al comportamento dei capi.
Il libro è la fotografia indelebile e più importante di un movimento neofascista che occupa un posto nel centro di Roma con due commissariati di polizia a pochi metri da esso, che ha anche travalicato i confini nazionali, e che ha mille interessi e mille segreti da nascondere, che qui emergono almeno in parte. Molto interessante è il capitolo sugli “Unici”, i finanziatori segreti ed insospettabili di Casa Pound, e qui vengono fatti i nomi.
Libro fondamentale che susciterà tantissime polemiche perché come le inchieste video di Fanpage sui giovani di Fratelli D’Italia porta a galla il marcio che c’è dentro il neofascismo italiano che tenta di ripulirsi facendo ottimi affari, che sono poi le cose più importanti.
In chiusura una domanda : ma non è che Casa Pound sia in crisi, oltre ai motivi quei descritti, perché Fratelli D’Italia ha portato al governo le sue istanze in maniera vincente, fagocitandola come ha fatto con la Lega ?










