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Nyko Ascia

In occasione dell'uscita fisica di “ Stile Libero Mixtape “ di Nyko Ascia e Seri-Al Rappers, abbiamo avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con Nyko Ascia al presidio No Terzo Valico di Moriassi, località di Serravalle Scrivia.

Nyko Ascia

Intervista in Stile Libero

In occasione dell’uscita fisica di “ Stile Libero Mixtape “ di Nyko Ascia e Seri – Al Rappers, abbiamo avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con Nyko Ascia al presidio No Terzo Valico di Moriassi, località di Serravalle Scrivia.
Tra militanza e rap underground un’intervista sempre piacevole ed interessante.

IYE Ciao Nyko, ci puoi parlare del tuo mixtape in uscita, Stile Libero ?

Stile Libero Mixtape mostra l’esigenza espressiva di varie persone, e la maniera più veloce per farlo è stato utilizzare la forma mixtape, dove si usano basi di musicisti famosi e non.
Ci sono collaborazioni con personaggi che sono in giro da un sacco di tempo, come Willy Valanga, od altri più giovani. Il rap è collaborazione e collettivo, per cui non avrebbe avuto senso senza ospiti.

IYE Come avete prodotto il disco ?

Il disco è stato prodotto in maniera del tutto indipendente. La parte audio a livello tecnico è stata curata da me, tutta la parte musicale dagli scratch al mettere a tempo le basi e tanto altro è merito di dj Lucky Lupe. Niente e nessuno ci ha finanziato. Tutto nasce dalla nostra voglia di fare musica che abbia dei riferimenti culturali

IYE Autogestione e autoproduzione come scelta di vita ?

Direi di sì. Le cose si possono fare in due modi: o indipendente o l’esatto contrario. Noi siamo contentissimi di essere indipendenti, e ciò ci permette di stare con la nostra gente.

IYE Il rap può essere un mezzo per le battaglie politiche ?

Sì, può essere un mezzo per le battaglie politiche. Ce l’hanno insegnato gli Onda Rossa Posse, gli Assalti Frontali, Kento e tanti altri. Il rap viene dal basso e dal disagio, ed è la musica per eccellenza per incazzarsi, dal movimento in Italia alle banlieues, fino alle primavere arabe,. I rappers seri si schierano dalla parte di chi resiste, come era all’origine del rap nel ghetto per uscire dal disagio.
E’ una musica di ribellione e di presa di coscienza.

IYE Il rap può essere un mezzo di espressione in città come Alessandria ?

La musica si fa per gli altri ma anche per se stessi, come liberazione e sfogo. Alessandria è come altre città, sta a chi fa le cose farle bene e in maniera popolare. A me è capitato di andare a suonare a Parigi e in tanti posti in Italia grazie al rap.
Anche ad Alessandria ci sono possibilità, non certamente per sfondare nel mainstream ma di fare rete e di condividere.

IYE Cosa pensi dell’attuale panorama rap in Italia ?

Il discorso che faccio sempre è che dobbiamo partire da ciò che sta sotto i nostri occhi. Sembra strano ma penso seriamente che il mainstream sia fondamentale, soprattutto per chi comincia, al fine di capire cosa sia la materia. Poi sta ad uno andare ad approfondire.
Quello che penso io è che ci sia una spaccatura in due, con una terza parte che lega mainstream ed underground. C’è chi lo fa da 20-30 anni ed ha un grande seguito. Poi c’è la scena commerciale di chi ha tanta storia sulle spalle e ci sono anche le meteore. Penso che siamo arrivati alla saturazione del mercato mainstream e che si tornerà indietro. Il web è finto e talmente saturo che si tornerà alla copia fisica. I rappers mainstraem ci sono tutti, dal cattivo ragazzo al ragazzo della porta accanto.
Ci sono un sacco di ottime cose nell’underground, che usciranno quando il mainstream cadrà, quando finiranno i soldi.

IYE Quali sono state le tue radici come rapper ?

Sono state varie, ho sentito di tutto dall’underground al mainstream. Quelli che ho sempre sentito sono 99 Posse, Inoki, Assalti Frontali, Esa, tutti quelli che hanno cuore e che non pensano al business. Ho avuto la fortuna di confrontarmi con alcuni dei succitati rappers, che mi hanno aiutato molto a crescere. Sono persone vere che a fine mese fanno i conti con lo stipendio e non sono super uomini, e questo è un valore aggiunto.

IYE Cosa diresti a chi vuole cominciare ?

Io consiglierei con il cuore di essere se stesso sempre, di imparare da ogni occasione buona, anche vedendo il rap mainstream, almeno per capire ciò che non si deve fare.
La strada è lunga e faticosa, ma se c’è l’impegno e si sa dove si vuole arrivare, con il sorriso sulle labbra si può tutto.
Bisogna essere positivi, sbattersi ed imparare.
E soprattutto imparare che l’hip hop è condivisione.

IYE Progetti futuri ?

In futuro faremo un disco ufficiale come Seri – Al Rappers. Ora spingiamo Stile Libero Mixtape, del quale sono appena uscite a 5 euro le copie fisiche che si possono trovare ai banchetti in tutti i concerti negli spazi sociali in Alessandria.
Stiamo anche cercando di capire come fare l’album ufficiale, quindi come muoverci.

IYE Consiglia cinque dischi fondamentali …

Assalti Frontali – Profondo Rosso –
Kento – Radici –
Iam – Micro d’or –
Inoki Ness – L’antidoto –
Mezzosangue – Cicatrene Mixtape –

IYE Grazie mille Nyko !!!!

n.d.r. : nell’intervista per ovvi motivi non è venuta fuori la bellezza e la gentilezza delle persone che erano al presidio contro il Terzo Valico.
Nonne, giovani bambini insieme a lottare perché il futuro non sia ancora scritto.
A loro è dedicata questa intervista, e in particolare a Claudio, persona eccezionale, e a Sandro mancato troppo presto.
Yo.

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