Dal basso Piemonte arriva questo gruppo rock, definiamolo così tanto per dare una definizione. Arruolati da questa etichetta indie durante un concorso, eccoli arrivare con il loro debutto nel mercato a più ampio raggio.
Finita la prima traccia, un intro, ecco ‘Parole in lego’ breve dolcezza prima di ‘Aria di realtà’, pezzo molto radiofonico davvero ben scritto,leggermente rovinato da alcune scelte di produzione assai discutibili. Immediatamente ci si accorge che i testi sono il punto di forza del gruppo, molto sognanti e surreali, riconducibili a un certo Battisti, con una spruzzata di De Andrè, senza perdere di vista gli ultimi anni di musica tricolore.
“Cercando una ragione” la Nuova Compagnia passa da uno stile all’altro senza problemi, ponendo in primo piano la voce del cantante Luca. Andando avanti troviamo la sussurrata ‘Hotel la frontiera’, e poi ‘Matilde’, che mi ricorda Renato Zero, a torto o a ragione.
‘Non puoi parlare’ le parole funzionano ma la musica e’inadeguata al testo. L’ottava traccia e’ un volteggiare sulla neve, ‘Svegliami’ potrebbe essete una altro pezzo da mandare in radio. Ascoltando ‘Topi’, si può trovare un folk di altri tempi, fatto con gusto. Alla fine del cd si trova ‘La baracca del Flaco’, il pezzo a mio avviso più bello del disco.
Nel complesso una buona prova, ma penso che con un’altra produzione i risultati sarebbero migliori, sicuramente dal vivo saranno un’altra cosa, e li potrete vedere presto, saranno in tour da marzo-aprile, nel frattempo cominciate a ascoltarli.