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Recensione : Night – Soldiers Of Time

Secondo lavoro dei Night, band svedese alle prese con l'heavy metal ottantiano di marca Saxon e Iron Maiden.

Night – Soldiers Of Time

Siamo in piena NWOBHM con i Night, band svedese che licenzia il secondo full length sotto l’ala della Gaphals, etichetta nord europea che nel suo roster presenta gruppi dediti ai più svariati generi, dall’heavy metal classico al punk, dai suoni rock vintage al pop.

Il trio svedese, dopo due singoli nel 2012, ha partorito il primo lavoro omonimo un paio di anni fa e imperterrito si ripresenta ai suoi fan con questi undici brani di metallo classico, direttamente dagli anni ’80 e di scuola british, caratterizzati da cavalcate incendiarie, solos melodici, vena epica in abbondanza, ritmiche trascinanti e chorus da pugno alzato e sguardo fiero.
La band è formata dall’ottimo Oskar Andersson, chitarrista e singer dall’ugola vecchio stampo, dal bassista Sammy Ouirra e dal chitarrista Calle Englund, mentre le pelli sono state affidate a Martin Hjersted dei Dead Soul; i Night girano come un orologio, lasciando ai posteri un ottimo album, molto piacevole per chi apprezza le sonorità portate sul trono metallico da Iron Maiden, Saxon e Judas Priest, senza dimenticare i maestri settantiani come i Thin Lizzy ed una buona vena in cui i suoni della band si fanno semiacustici, confezionando piccole perle come l’ottima Towards The Sky.
Il resto di Soldiers Of Time non si allontana dai clichè del metal ottantiano e dalle band storiche, certo non siamo nel mondo dell’originalità ma la band, dalla sua, ha una manciata di buone canzoni che non scendono mai sotto un livello tale da dispiacere ai fan nostalgici dei primi Iron Maiden e Saxon, grazie all’attitudine, alle melodie ed ai riff che li hanno fatti innamorare dell’heavy metal.
Colletto del chiodo ben alzato, pugno chiuso e capelli che magari non ci saranno più, ma per una volta facciamo finta che la chioma sia ancora al suo posto, e via con Waiting For The Time, Across The Ocean, Above The Ground e la ultra sassone Kings And Queens, brano da far impallidire sua maestà Biff Byford.
Disco da starne alla larga come la peste se ormai avete archiviato il vecchio heavy metal, da sbattere nel cd e alzare a bomba, invece, se nelle vene scorre ancora un po’ di sangue old school.

Tracklist:
1. Waiting for the Time
2. Across the Ocean
3. We’re Not Born to Walk Away
4. Above the Ground
5. Towards the Sky
6. Secret War
7. Kings and Queens
8. Ride On
9. Wanderlust
10. Power
11. Stars in the Sky

Line-up:
Oskar Andersson – Guitars, Vocals
Calle Englund – Guitars
Sammy Ouirra – Bass
Martin Hjerstedt – Drums (session)

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