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Recensione : Neoprimitivi Orgia Mistero

Neoprimitivi "Orgia Mistero": un capolavoro di prog e psichedelia che riporta l'ascoltatore in una dimensione musicale unica e avvolgente.

Quando ormai, specialmente nel nostro paese, veniva dato per morto e sepolto e non da poco il genere ma più che il genere in sé l’attitudine progressiva in musica ( il progressismo in politica da noi è morto da un bel po’) ecco che arrivano i romani Neoprimitivi, e tutto scoppia. Il nome del gruppo richiama, e non a caso, i nomi dei gruppi beat degli anni sessanta, quando uscivano 45 giri con nomi di gruppi improbabili, e qui il mistero aleggia perché non si sa molto di questo gruppo, ma basta ascoltare questo disco che è un capolavoro, e siano chi siano non importa.

“Orgia mistero” su 42 Records è un ritorno al prog e al kraut, un po’ di beat, tanta psichedelia dura e un qualcosa del punk nell’attitudine e soprattutto nel saper spiazzare l’ascoltatore, rimettendo la creazione musicale al centro del progetto, con uno spetto musicale molto ampio e sempre in avanti. Il gruppo produce un concept album come se ne facevano negli anni settanta, un’opera organica che può anche essere gustata a pezzi, ma tutta insieme diviene molto più rivelatrice e cosmica.

Si parte con i ventuno minuti di “Sul globo d’argento”, che potrebbe benissimo essere un disco a sé. Il pezzo comincia con un intro da culto misterico, dove in italiano si tracciano le coordinate di questo rito, che è un qualcosa di esoterico e di molto vicino, a partire dal titolo, ai culti misterici dove ci si sconvolgeva per raggiungere la conoscenza e le porte di un’altra percezione, e poi circa quindici minuti di musica che parte dal kraut per arrivare alla psichedelia più estrema, in un continuum di caleidoscopi e di soluzioni musicali calde ed avvolgenti, in un crescendo continuo.

A partire dal primo pezzo si capisce la portata cosmica del suono di questo gruppo, che riesce nella difficilissima opera di riportate un suono così nei nostri tempi sterili, un suono che qui in Italia facevamo benissimo e questo disco starebbe benissimo negli anni settanta. Si continua con “Aritificiali” che sembra davvero un pezzo prog sospeso e lisergico, che parla delle intelligenze artificiali, e qui segnaliamo un bellissimo pezzo sul sito di Metalskunk su musica e intelligenze artificiali https://metalskunk.com/2025/04/15/dischi-fatti-con-intelligenza-artificiale-ologrammi-futuro-della-musica/.

Qui i Neoprimitivi alzano il tiro fino al cielo con un pezzo in quota sinfonica psichidelica che sale in alto a cerchi e molto piacevole e raffinato. “La teiera nera” è un viaggio nella psichedelia più pura, loop di chitarre e di basso, arabeschi musicali che disegnano una tappeto musicale che ci fa volare, tra nani e veleni, tra i Gong e il prog più psichedelico, testo ipnotico e ipnagogico, che mostra un ulteriore tratto differente della poetica del gruppo romano.

Chiude il disco “Naturlich” pezzo fortemente kraut e kosmische, un insieme di ambient, psych e visione remota, qui siamo in un punto sfocato di un’altra linea temporale, e forse non torneremo mai indietro. Disco di grandissima profondità e rara bellezza e stranezza, uno scrigno di tesori, di prog e di psichedelia di altissimo livello, un bagno in un fiume cosmico che rinnova e riporta lontano, in quell’attacco al cielo finito malissimo, un apice musicale che si credeva dimenticato e che invece rivive meravigliosamente in questo disco, abisso sonoro e psichico.

Ogni nota di “Orgia mistero” è un granello di sabbia della clessidra del tempo, può essere sabbia di Marte, come di un nostro deserto, o di una spiaggia di un pianeta di una galassia lontana, ma dentro questo disco c’è tantissimo del prog e della psichedelia che è stata, quella che è e quella che sarà, un possibile disco dell’anno, forse una hit in qualche altra galassia, sicuramente uno splendore a partire dalla copertina.

Neoprimitivi Orgia Mistero

Tracklist

1. Sul Globo d’argento 21:00
2. Artificiali 05:24
3. La teiera nera 04:58
4. Natulrich 10:22

 

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