Dagli abissi più bui dell’underground metallico, salgono alla luce i black metallers tedeschi Nebiros con il secondo full length licenziato per la Folter Records.
Il gruppo berlinese nasce sul finire degli anni ’90 e nell’arco di una decina d’anni licenzia quattro demo, fino al 2008, anno dell’esordio sulla lunga distanza con “Kurwa Satana”.
Passano ben sette primavere prima che la band dia alla luce il successore del primo album e VII arrivi a colmare il vuoto temporale riportando il gruppo in pista.
La musica dei Nebiros è un black metal che richiama la scena polacca, colmo però di ottime parti atmosferiche, che riempono il suono di un’aura ancora più oscura.
Non mancano come tradizione del genere veloci parti estreme, l’album è ben prodotto così da apprezzare tutti gli strumenti, anche nelle furiose parti black.
Il sound è vario e le ritmiche passano dalla pesantezza delle parti cadenzate, alla furia black in modo fluido e l’alternanza tra queste due parti, sommata ai vari cambi di atmosfera, non fanno certo annoiare l’ascoltatore.
Niente di nuovo ma ottimamente suonato, VII ha nelle parti dove le tastiere creano atmosfere dark il suo punto di forza: un brano come Galaxis raccoglie in sé tutto il credo musicale del combo risultando un piccolo capolavoro di metal oscuro, il resto dell’album mantiene alta la tensione con aggressive parti estreme supportate dall’alone di nera epicità date dai tasti d’avorio.
Fortemente anti cristiani i testi, vomitati sull’ascoltatore dall’ottimo scream di Blachur e buona la prova della dei musicisti, tra solos grondanti blasfemia, blast beat e tanta rabbia.
Sugli scudi la sezione ritmica composta da Christ Belzebub (batteria) e RobVIII (basso), supportati dalle due chitarre, una in mano al vocalist e l’altra arma letale del buon Wyvern.
Tra i brani, oltre alla stupenda Galaxis, vi segnalo le ottime Matka Kurwa e Ponure Ciene, dove i Nebiros offrono sicuramente il meglio.
Buon lavoro, consigliato agli amanti del black metal partorito dalla scena est europea, VII sa anche come far male senza dover troppo spingere sull’acceleratore, grazie alle ottime parti atmosferiche.
Tracklist:
1. Intro: VII
2. Zakon Czarny
3. Boga Cialo
4. Matka Kurwa
5. Galaxis
6. Jabol
7. Na Placu Piekla
8. Staruch
9. Ponure Ciene
10. Pozadanie
11. Legion
12. Outro
Line-up:
Blachur – Guitars, Vocals
Wyvern – Guitars
RobVIII – Bass
Christ Belzebub – Drums