iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Mountain Throne – Stormcoven

Dopo un mini cd nel 2010 debuttano i tedeschi Mountain Throne, band autrice di un sound a metà strada tra il doom classico e lo stoner e l’esordio risulta ben riuscito in virtù di un songwriting vario, dove i due generi, simili ma non certo identici, si incontrano e danno vita ad un lavoro piacevole.

Mountain Throne – Stormcoven

L’opener Spirits of Fate, brano dall’andatura dinamica, con una ritmica hard rock mi ha ricordato gli Year Zero di Nihil’s Flame meno psichedelici; Stormcoven segue le stesse coordinate, bel brano dove, nel ritornello, il vocalist F. dimostra di conoscere un certo Lee Dorrian ed i suoi Cathedral.
Ancora classico doom con Winter, prima della stoner oriented Morningstar Iconoclast dalla una ritmica rock’n’roll che rende il pezzo originalissimo; spunti hard rock li troviamo invece in Priestess of the Old prima di giungere alla bellissima On the Mountain Throne, dove emergono similitudini con i Lake Of Tears di “Headstones”, anche grazie al cantato del vocalist, vicino a quello di Daniel Brennare.
Where Alchemy Thrives e’ un pezzo folk acustico che crea un atmosfera da sottobosco, come raffigurato in copertina, mentre Totem conclude l’album con il pezzo più devoto ai Black Sabbath dell’intero lavoro.
In definitiva un buon disco, che possiede spunti per piacere non solo agli amanti del genere grazie anche all’ottima produzione e alla performance della band.
Promossi a pieni voti.

Tracklist:
1. Spirits of Fate
2. Stormcoven
3. Winter
4. Morningstar Iconoclast
5. Priestess of the Old
6. On the Mountain Throne
7. Where Alchemy Thrived
8. Totem

Line-up:
H. – bass
J. – drums
A. – guitars
F. – vocals

MOUNTAIN THRONE – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta