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Recensione : Moonway – My 7even

Un lavoro gradevole che concretizza in maniera soddisfacente gli sforzi compiuti in questi ultimi anni dai Moonway per arrivare ad immettere un prodotto valido sul mercato

Moonway – My 7even

Aggiungiamo un’altra tappa all’ ideale giro del mondo alla ricerca di novità in campo doom, arrivando in Bielorussa per esaminare l’operato dei Moonway.

Il disco d’esordio della band di Minsk giunge dopo una storia piuttosto travagliata che, solo grazie alla cocciutaggine e alla forza d’animo del leader Connor Lemac, finalmente trova il proprio naturale sbocco con My 7even, un lavoro che vede come protagonista un doom melodico e piuttosto atmosferico, decisamente lontano da influssi death o funeral.
I brani infatti sono per lo più caratterizzati da melodie piuttosto semplici ma quasi sempre di sicuro effetto e condotte da un elegante lavoro delle tastiere, mentre alla voce si predilige di norma un growl tradizionale, nonostante la maggior parte dei brani possieda una caratteristica prevalentemente strumentale; unica eccezione Time Stops Here nella quale si erge a protagonista anche una voce femminile con risultati tutto sommato soddisfacenti.
My 7even (il numero 7 riveste un significato particolare per il musicista bielorusso) alla fine trova la sua perfetta sintesi nella title-track, posta in chiusura dell’album, nella quale emergono con decisione le capacità di Connor nell’imbastire partiture musicali davvero gradevoli e tutt’altro che stucchevoli; il disco peraltro è anche piuttosto breve per gli standard del genere, e questo indubbiamente ne favorisce l’assimilazione, ma la sua peculiarità di fondo è quella di riportarci di peso agli anni ’90, andando a recuperare le sonorità gotico-sinfoniche di act quali The Gathering, Crematory, Moon Of Sorrow e gli stessi Empyrium degli esordi e se, per alcuni di questi nomi, l’accostamento potrebbe apparire un po’ forzato, è solo perchè la similitudine risiede non tanto nello stile vero proprio ma nell’attitudine a ricercare melodie lineari ma ugualmente efficaci.
Un lavoro gradevole che concretizza in maniera soddisfacente gli sforzi compiuti in questi ultimi anni dai Moonway per arrivare ad immettere un prodotto valido sul mercato e, alla luce di questo passo d’esordio, la speranza è quella che My 7even abbia un suo seguito nell’immediato futuro.

Tracklist:
1. When It’s Raining
2. The Saint
3. Do Not Forget
4. Time Stops Here
5. Deep Silent Dusk
6. Nobody Cares
7. My 7even

Line-up :
Windrunner – Bass
Wiedzmin – Drums
Connor Lemac – Guitars, Vocals
Graffer – Keyboards

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