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Recensione : Michael Lee Firkins – Yep

Il mio amore sconfinato per la musica rock e metal mi ha sempre portato a non scartare a priori gli altri generi ma, semmai, a cercare di conoscerli e capirli per avere sempre un giudizio a 360°, questo unito ad una curiosità maniacale per tutto ciò che gira intorno a questo mondo musicale.

Michael Lee Firkins – Yep

Da qualche anno mi sono dedicato con più attenzione alla musica americana, in particolare al southern rock ed al blues: è così che mi sono imbattuto nel chitarrista americano Michael Lee Firkins, vero guitar hero al settimo disco in studio dopo “Black Light Sonatas” dell’ormai lontano 2007.
I dischi di Firkins, pur belli, hanno sempre avuto il difetto di tutti gli album scritti da musicisti talentuosi ai quali mancava il senso della forma canzone, risultando quasi sempre mere dimostrazioni di virtuosismi fini a se stessi, che spesso dopo il primo ascolto stancavano.
Questo non accade invece nel nuovo album, dove il chitarrista del Nebraska imprime una grossa sterzata al proprio sound, limitandosi e lasciando alle song il ruolo di protagoniste.
Aiutato come sempre da musicisti eccellenti, come la sezione ritmica dei grandi Gov’t Mule, Matt Abts alla batteria e Andy Hess al basso, e dal tastierista Chuck Levell, che nel suo curriculum ha collaborazioni con Rolling Stones e Clapton, Michael stupisce con il lavoro più riuscito della sua carriera, undici pezzi di southern blues infarcito di suoni roots e chiaramente suonato a meraviglia.
La svolta la si può notare anche nel cantato dell’axeman, più curato che in passato, dal tono maledettamente sanguigno sullo stile dei grandi vocalist del genere, uno su tutti Ronnie Van Zant.
L’album è una riuscita amalgama di influenze, che vanno da Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd (Goldie Oldie Jam e Cajun Boogie), ai più giovani ma altrettanto magnifici Blackberry Smoke (No More Angry Man), al country roots dei Wiser Time(Standing Ovation), ad atmosfere care allo Zakk Wilde dei Pride And Glory (Out Of Season), il tutto condito dall’eccezionale talento di Firkins, che ricama assoli blues e southern con la stupefacente maestria di cui è capace.
Per gli amanti di suoni più duri fanno la loro comparsa tra i solchi di questo bellissimo lavoro di rock sudista, suoni riconducibili ai Led Zeppelin dei primi due album, nei quali era forte la matrice hard blues.
Disco consigliatissimo anche agli amanti dell’hard rock dunque, che troveranno in questo album quelle atmosfere southern, spesso usate dai loro beniamini nella loro forma più pura.

Tracklist:
1.Goldie Oldie Jam
2.Cajun Boogie
3.No More Angry Man
4.Standing Ovation
5.Long Day
6.Wearin’ Black
7.Out Of Season
8.Take Me Back
9.Last Call
10.No More Angry Man (pt 2)
11.The Cane

Line-up:
Michael Lee Firkins – guitars,vocals
Matt Abts – drums
Andy Hess – bass
Chuck Levell – keyboards

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