iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Maston – Shadows

Se le compagne di etichetta Limiñanas portavano in dote al loro garage-psych una certa dose di immaginario cinematografico, l'esordio sulla lunga distanza del giovane polistrumentista Maston ne è pieno fino ad esplodere.

Maston – Shadows

Il suo è un pop barocco e intimamente psichedelico di buona fattura che riporta le lancette e la mente alla metà degli anni ’60, all’epoca freak, allo stile e alla sensibilità pop da cinematografo di gente come Brian Wilson, Van Dyke Parks o Harry Nilson. Shadows (nome omen) è una collezione di canzoni da overdose di cannabinoidi e relax, da luce rossa soffusa, cuscini a terra e santo far nulla notturno.
Tra valzer che citano Morricone (King Conrad), psychopop teatrali che neanche i nostri Jennifer Gentle (Night) e architetture barocche che ricordano Wilson (Young Heart) il disco si distende su linee melodiche semplici e lunari cantate da una voce dolce e teatrale, arrangiate fino allo sfinimento a rendere il tutto profondamente cinematografico, come un’ideale colonna sonora per un film romantico-nostalgico sull’epopea hippie. Particolare menzione meritano, il pop beatlesiano disegnato dal piano e da una voce incredibilmente 60s di (You Were) In Love e il successivo dark-pop di Messages, che contiene una delle melodie più riuscite del disco. Ma alla fine dei conti è l’album nella sua totalità ad uscire vincitore dall’ascolto, regalando momenti di piacevole distensione e viaggi che appagano e riappacificano l’anima.

Tracklist:
1. Strange Rituals
2. (You Were) In Love
3. Messages
4. Looks
5. Young Hearts
6. Judge Alabaster
7. King Conrad
8. Flutter
9. Mirror
10. Night

MASTON – pagina Facebook

TROUBLE IN MIND RECORDS

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Emma Tricca - Aspirin Sun_cover

Emma Tricca – Aspirin Sun

Emma Tricca – Aspirin Sun : «Aspirin Sun» è un disco mattutino: di folk psichedelico mattutino, forse un po’ insonne. È folk cinematografico, se mi passate il termine, ideale colonna sonora di un vecchio film

Deerhoof - Miracle-Level_cover

Deerhoof – Miracle-Level

Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca, la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca.

Pamplemousse - Think of It_cover

Pamplemousse – Think of It

Think of It è un disco noise rock in bianco e nero, analogico fin dalla coperta, costruito su fondamenta di accordi in minore, riff fuzzosi che si avvolgono e si svolgono in continuazione come quelli di chi sapete voi, accompagnati da un battito preciso e minimale, che dà un solido contributo a sostenere l’architettura e dare groove alla materia.

Tropical Fuck Storm - Submersive Behaviour_cover

Tropical Fuck Storm – Submersive Behaviour

È qui e richiede attenzione, perché i Tropical Fuck Storm hanno dimostrato più volte di saper far bene, di saper maneggiare il rock (alternativo, indie, noise, quello che volete) meglio di tanti altri – ma direi di quasi tutti.