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Recensione : Mad Parish – Procession

Ottimo lavoro, assolutamente da riscoprire per gli amanti dell'heavy metal old school.

A più di dieci anni dalla nascita i Mad Parish, band di Montreal, licenziano il proprio esordio autoprodotto dal titolo Procession, ottimo esempio di come si può suonare heavy metal old school senza per forza cadere nello stantio, confezionando un prodotto che si affaccia sul mercato underground con la giusta carica e dignità, risultando un buon ascolto per gli orfani di Maiden e compagnia di ribelli della New Wave Of British Heavy Metal.

Infatti, pur provenendo dal nuovo mondo, lo stile della band volge lo sguardo al Regno Unito e all’heavy suonato da quelle parti negli anni ottanta: Procession piace per il suo essere tradizionalista ma soprattutto composto da ottime canzoni, con una sezione ritmica tosta, tre asce che si rincorrono ed una buona dosa di feeling che sprigiona a più riprese da brani supportati da un cantante che, senza far gridare al miracolo, si rivela all’altezza della situaizone.
Tra i solchi di questo lavoro si respira tradizione, appartenenza ad un mondo e ad un approccio alla musica dura che, ormai, si trova solo nell’underground. Il genere è stato tradito dalle band storiche, ormai “evolute” (forse), ma che dello spirito degli anni d’oro hanno perso tutto o quasi, mantenute in vita solo da fan che accorrono in ogni parte del mondo per i concerti nonostante album incisi in tempi recenti il più delle volte scialbi e neanche paragonabili alle produzioni passate.
Ed allora, ecco che dischi come questo tengono viva la vecchia fiamma di un metal che è inevitabilmente cambiato, travolto da digressioni sinfoniche, ritmiche power ed accenni sempre più orientai verso un approccio estremo che con l’heavy metal tout court centra poco o nulla.
Darkness Befalls This Cursed Land, Without Chains, Red Baron e la title track, tanto per citare alcuni brani di questa raccolta di canzoni, faranno tornare la voglia di rispolverare vecchi dischi ormai lasciati in mano alla polvere, segno di un tempo che passa inesorabile, colpiti al cuore da assoli melodici, chorus da urlare al cielo e ritmiche dure come l’acciaio, forgiate nel sacro tempio dell’hard and heavy, che si trasformano in armi letali in mano alla band canadese.
Un ottimo lavoro, assolutamente da riscoprire per gli amanti del metal old school.

Tracklist:
1. Darkness Befalls This Cursed Land
2. Doppelganger
3. Without Chains
4. A Stitch in Crime
5. Experience Hunter
6. Mad Parish
7. Procession
8. To Build a Fire
9. Red Baron
10. The Rite of Belonging
11. Dawn of the Unforgiven

Bobby Girard – Drums
Josh McConnell – Vocals (lead)
Bob Eaglesham – Guitar, Vocals (backing)
Max Canuel – Bass
Neuromancer – Guitars (lead)
Matt Harbour – Guitars (lead)

MAD PARISH – Facebook

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