Macelleria Mobile di Mezzanotte è tante cose, la prima di tutte un gran gruppo, la colonna sonora ideale per il noir e qui chiudono un cerchio.
Il disco è un progetto sul famoso omicidio della Dalia Nera del 1947, uno spartiacque per l’America del dopoguerra. Il gruppo coglie benissimo le sfumature, e con il loro incedere jazzistico con un pizzico di neo folk, e la voce di Vincenti, splendido narratore più che cantante. Lo sforzo poetico dei Macelleria Mobile di Mezzanotte non è tanto ricreare le atmosfere dell’epoca, ma è soprattutto scavare nelle anime e nelle dannazioni dei protagonisti. Come narrazione del noir siamo molto vicini al migliore Frank Miller, cinismo e disillusione post anfetaminiche. Questo disco è un miracolo narrativo, un qualcosa che viene da lontano, da altri stili narrativi che a volte fanno spedizioni in queste lande omologate. A mio avviso è il loro migliore disco. Jazz nero e funereo, per cieli plumbei ed orizzonti macchiati di sangue e fumo di sigarette al whisky.
TRACKLIST
1. 1000 Sigarette e un Omicidio
2. Slow
3. Funeral Jazz
4. Boogie Woogie Traditore
5. Dalia, l’Ultimo Addio
LATO B
1. La Semplice Arte del Delitto
2. Il Buio Adesso
3. Black Byrd BeBop Benzedrine
4. Love Affair
LINE-UP
Adriano Vincenti – voice/electronics.
Lorenzo Macinanti – electronics.
Pierluigi Ferro – saxophone.