Le versioni riarrangiate di Ottobre Come Settembre e Tornando A Casa (senza aggiungere quasi nulla rispetto a quelle già sentite) aprono il disco e lasciano spazio alle piacevoli chitarre e trombe della spigliata e vivace Il Tempo Passa Per Noi.
I Nostri Decenni, altrettanto frizzante, ma leggermente meno immediata ed efficace, apre a Con I Chilometri Contro (già contenuta ne “La Domenica Ep”) e alla discutibile scelta di affidarsi al liscio di Certi Periodi Storici.
La Meglio Gioventù risolleva leggermente le sorti dell’album, scorrendo veloce su tastiere, chitarre e clap, ma Invitami Per Un Tè (anch’essa ripresa da uno dei precedenti ep) e la ben poco ispirata James Van Der Beek lasciano sfumare ogni entusiasmo. A concludere, infine, ci sono altri due filler: Acne Giovanile e Baci Dalla Provincia.
Il primo disco lungo de L’Orso potrebbe anche essere un bel disco, ma questa volta non ha senso parlare della musica, il problema è che qui solo cinque canzoni su undici sono inedite. Ci troviamo di fronte a quella che, secondo me, non è altro che una mossa truffaldina: vendere a dodici euro un ep camuffato da album (se non ci credete controllate sul loro Bandcamp). L’Orso continuerà a suonare il suo indie pop pulito, tenero e innocente, ma questa volta mostra di essere tutt’altra roba. Delusione e amarezza.
Tracklist:
01. Ottobre Come Settembre
02. Tornando A Casa
03. Il Tempo Passa Per Noi
04.I Nostri Decenni
05. Con I Chilometri Contro
06. Certi Periodi Storici
07. La Meglio Gioventù
08. Invitami Per Un Tè
09. James Van Der Beek
10. Acne Giovanile
11. Baci Dalla Provincia
Line-up:
Mattia Barro
Tommaso Spinelli
Gaia D’Arrigo
Giulio Scarano