“Parasynthesis” era il loro debutto, Renascentis è il nuovo nato in casa Levania, album dalle mille idee e dalle altrettante contraddizioni.
C’è tanto in questo disco, forse troppo, e l’ascolto non ne giova anche per una produzione veramente sotto la media, che fa risultare il tutto un calderone dove a tratti sembra di ascoltare due pezzi diversi contemporaneamente.
I ragazzi ferraresi hanno reso il loro lavoro molto più duro della media del genere e, come detto, le idee a livello di songwriting sono valide, ma la voce della cantante è troppo morbida e quasi sparisce, sommersa dal vortice strumentale dei pezzi, mentre la voce pulita, di impostazione rock, si rivela inadatta alle atmosfere del disco; si salva invece il cantato in growl, nonostante anche quello viaggi almeno due toni sotto la batteria e le tastiere, quest’ultima comunque piuttosto efficace come pure la chitarra ritmica.
La tracklist mostra brani alcuni brani che si elevano sugli altri come Arcadia, dove Ligeia mostra d’essere più a suo agio nelle tonalità basse e probabilmente sarebbe più efficace in ambito dark rock piuttosto che nel gothic metal, mentre la chitarra disegna assoli ispirati rivelandosi come uno dei pregi del disco; un altro bel pezzo è Four Season, posto in chiusura di un album che, con una produzione nella media ed una diversa prestazione vocale, sarebbe risultato molto più interessante per i gothic fans.
Track list:
1.Proemium
2.Arcadia
3.Needles
4.Spiral
5.Seven times to forget
6.My writings of hope
7.An icy embrace
8.Metamorphosis
9.Drakarys
10.Onirica
11.Lucretia
12.Four seasons
Ligeia-vocals
Still-Keys,vocals
Ricky-guitars,vocals
Fadel-bass
Moon-drums