Le emozioni corrono attraverso la voce di Lebron e la musica del gruppo, e le due istanze si amalgamano in maniera perfetta, creando una magia musicale che pareva essere dimenticata o sepolta.
Lebron Johnson torna con un nuovo disco dal titolo “Strong man, still human” per Bajun Records.
Lebron è nato in Nigeria ed è arrivato in Italia nel 2017, è un cantante soul, blues e funk di rara potenza ed eleganza, doti che dimostra totalmente in questo disco. Lebron appena arrivato in Italia si è aggregato alla Chiesa Evangelica di Ravenna, dove ha affinato il suo grande talento musicale. Nel 2023 pubblica “Anonymous” il suo primo disco sotto l’egida del chitarrista Andrea Pititto segna il debutto discografico di Lebron che forma un gruppo con lo stesso Pittito alla chitarra, Davide Medicina al basso, Filippo Romano alle tastiere e all’organo e Alberto Pavesi alla batteria.
Dopo questo disco il gruppo suona in molte date in Italia e all’estero, e in seguito a questo intenso tour Lebron si sente un po’ svuotato, stanco, quella sensazione di non poter andare avanti oltre il punto nel quale si è arrivati. Dopo questi momenti Lebron capisce che le ferite possano esser mostrate e nasce questo bellissimo disco dal titolo molto eloquente “Strong man, still human” che potrebbe e dovrebbe essere sempre la nostra bussola spirituale. Ad aumentare la valenza e la portata di tutto ciò in copertina c’è una foto del XIX secolo che ritraeva un uomo chiamato “Peter”, scattata in Louisiana dai fotografi William D. McPherson e J. Oliver.
Peter era uno schiavo e subì violenze fisiche da parte del suo sorvegliante, Artayon Carrier. Le ferite si suturano in qualche maniera e rimangono le cicatrici, ma soprattutto rimane tanta buona musica. Il disco mostra una gamma di canzoni blues, soul e funk che spaziano dai canoni classici del genere alle cose più moderne, si balla sempre e non si smette di pensare. La produzione di Riccardo Rinaldi e l’arrangiamento di Marco Cinelli, frontman dei The Cinelli Brothers, hanno lavorato e levigato questo diamante grezzo della musica black, portandolo ad un livello superiore rispetto al disco precedente, che era già di buon livello.
Lebron Johnson ed il suo gruppo ci portano nei meandri del soul, del funk e del blues, musica fatta di suoni pieni e rotondi, con una voce che splende quando può innalzarsi, si incupisce nei momenti meno solari e parla al nostro cuore sempre. Lebron Johnson ed il suo gruppo producono un disco moderno e al contempo dal gusto antico, con tantissime sfaccettature differenti, uno scrigno dei tesori per chi ama la musica che parla a cuore e cervello.
Una delle cose più notevoli è anche la capacità del gruppo di avere un tiro pop freschissimo e coinvolgente come in “Pandemonium”.
Le canzoni di questo disco sono tutte da scoprire con molteplici ascolti, come i bei dischi di una volta questo lavoro promette molti ascolti e si può legare a tantissime situazioni della nostra vita. Le emozioni corrono attraverso la voce di Lebron e la musica del gruppo, e le due istanze si amalgamano in maniera perfetta, creando una magia musicale che pareva essere dimenticata o sepolta. Legando vari momenti della musica black “Strong man, still human” diventa un capitolo importante delle nuove proposte, con un respiro internazionale notevole.
Lebron Johnson Still strong, still human
Intro: Have Mercy
Worries
The Price
Let Me Breathe
What You Don’T See
Pandemonium
Way To Live
Strong Men Still Cry
April 16th
Another Day
One In A Million
Lebron Johnson
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