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Recensione : Krasseville – Nous Sommes Faux

Il mood cinematografico di questo disco è sicuramente la sua caratteristica più peculiare: in poco meno di mezz'ora i Krasseville riescono a convincere pienamente grazie ad una vena compositiva di prim'ordine.

Krasseville – Nous Sommes Faux

Che i vicini d’oltralpe ci stiano più o meno simpatici è un dato prettamente soggettivo, ma non si può ignorare il fatto che in ambito musicale le proposte provenienti dalla Francia siano molto spesso originali e, talvolta, geniali.

Tocca oggi ai Krasseville finire sulle nostre pagine, con la loro particolare mistura di umori che, alla fine, danno vita all’ipotetica colonna sonora di un film dalla trama e dall’ambientazione più che mai cangianti.
Il mood cinematografico di questo disco è sicuramente la sua caratteristica più peculiare: in poco meno di mezz’ora il duo francese, noto anche per la propria militanza in una band black metal (Ordo Blasphemous), riesce a convincere pienamente grazie ad una vena compositiva di prim’ordine. Chiaramente qui siamo lontani da territori sia tradizionalmente rock che metal e non c’è dubbio che le fonti d’ispirazione partano, in primis, dal grande Ennio Morricone per estendersi poi a tutto ciò che costituisce l’immaginario sonoro della filmografia di registi come Tarantino o Lynch. I brani sono tutti piuttosto brevi, spesso contraddistinti da quell’aura western, appunto, dall’inevitabile impronta morriconiana (Tête creuse), ma carichi di un potenziale evocativo che li rende vieppiù speciali: per esempio la prima parte di De sangre y mugre può ricordare la melodia di Ohne Dich, uno dei brani più intensi della discografia dei Rammstein, ovviamente in una veste molto più essenzialmente rock oriented e meno cupa e solenne.
L’album si può di fatto considerare strumentale e, per una volta, non ho alcunché da ridire su questa scelta, proprio perché del tutto congrua all’essenza di Nous sommes faux in quanto colonna sonora di un ipotetico film; il solo brano cantato, la title track, è bello ed efficace ma, per assurdo, forse il meno originale del lotto.
Nel complesso questo disco, per quanto breve, si rivela più che esaustivo delle capacità dei due ragazzi transalpini, capaci in questo frangente di offrire offrire una prova decisamente molto stimolante per le orecchie di ascoltatori dalle ampie vedute.

Tracklist
1. Intro
2. Nihil time funeral process
3. De sangre y mugre (instr)
4. Love sucks and hurts (instr)
5. Tête creuse (instr)
6. In Krasseville everything’s fine
7. Nous sommes faux
8. De sangre y mugre (outro)
9. Intro de la fin
10. K.G.B.

Line-up:
Ben La Vil’haine
Max La Crasse

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