iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Isenmor – Land Of The Setting Sun

Gli Isenmor si rendono protagonisti di un’interpretazione del folk metal sentita e genuina.

Isenmor – Land Of The Setting Sun

Ep d’esordio per gli statunitensi Isenmor, all’insegna di un folk metal ottimamente congeniato.

Trattandosi di una band d’oltreoceano, intanto, si riscontra una minore predominanza degli influssi celtici a favore di una vena folk dai tratti nordici che affida al doppio violino il compito di condurre le danze, all’interno di un sound ammantato di un flavour epico capace di rendere i brani, entro certi limiti, sufficientemente personali.
Le cinque tracce mostrano alcune gamme di interpretazione del genere: una più tradizionale e dai ritmi incalzanti (Death is a Fine Companion e The Old Mead Hall), un’altra più epica e melodica (Pyre e Land of the Setting Sun) e infine quella più evocativa e solenne, con So Willingly Deceived a ergersi quale picco emotivo dell’intero Ep.
Gli Isenmor si rendono protagonisti di un’interpretazione del genere sentita e genuina, a tratti addirittura istintiva, con una propensione non scontata per la melodia, una discreta varietà vocale e l’apprezzabile lavoro dei due violini, magari il tutto perfettibile in più di un passaggio ma coinvolgente dal primo all’ultimo minuto.
Proprio la ridotta durata del lavoro impedisce di fornire al lavoro una valutazione più elevata, stante la necessità di attendere la band del Maryland alla riprova sulla lunga distanza.
Per ora promossi, quasi con lode.

Tracklist:
1.Death is a Fine Companion
2.Pyre
3.Land of the Setting Sun
4.So Willingly Deceived
5.The Old Mead Hall

Line-up:
Nick Schneider – Violin, Vocals
Tim Regan – Guitar, Vocals
Mike Wilson – Bass, Vocals
Jon Lyon – Keys, Vocals
Miles Waldman – Violin
BG Drakeley – Drums

ISENMOR – Facebook

http://www.youtube.com/watch?v=zQ6BzIzbAw8

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

Silent Vigil – Hope and Despair

Se in passato il sound traeva principalmente linfa dall’insegnamento dei Daylight Dies, tutto sommato Hope and Despair è un album che si muove in continuità con quello stile, che qui viene ulteriormente ribadito dando alla fine l’auspicato seguito, sia pure con il nuovo moniker Silent Vigil, alla brusca archiviazione degli Woccon avvenuta dieci anni fa.