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Recensione : Ila Rosso – Secondo Me I Buoni

Un folk/cantautorato/pop che fa dell'orecchiabilità e dei testi (semplici ma molto curati) i suoi cavalli di battaglia

Ila Rosso – Secondo Me I Buoni

Dopo un demo ep (“Invettive”) e un album pubblicato (“La Bellapresenza”), il nostro “cantastorie laureato in Fisica” ritorna con Secondo Me I Buoni, secondo capitolo lungo in uscita per INRI Records. Il disco, costruito su dodici freschi brani pop/folk, fa dei testi pungenti e delle melodie accattivanti i suoi punti di forza.

L’andamento vivace di Canzone Dei Murazzi, partendo da sonorità al sapore di De Andrè, svolta con l’entrata in gioco della fisarmonica, aprendo alla depersonalizzazione cantata in Casi Popolari (archi e atmosfere leggermente amareggiate) e all’assenza di un sentimento nazionale (se non in caso di vittorie calcistiche) raccontato tra le note di violoncello di Cerco L’Azzurro. Il fischiettare di Inconcludente, accompagnato da un cantato un po’ dimesso (nella prima parte) e un’armonica densa di calore, lascia che a proseguire sia la strampalata e spiritosa Filastrocca Dei Mesi, mentre l’incedere zoppicante di Ballata Degli Ultimi Ubriaconi, tra grassi ottoni, si scioglie lentamente fino a dar spazio alla chitarra (dietro cui si nascondono timidamente basso e batteria) de La Storia E’ Sempre Quella.
Galeotto E Libertà, invece, affidandosi a un pianoforte dolce ed avvolgente, cede spazio al piglio determinato (violoncello, pianoforte e batteria in primo piano) de I Morti e al violino denso di emotività e tensione di Tango Dei Puri.
Il sound coinvolgente ed energico de La Canzone Cafona (con l’imprevista comparsata di Dargen D’Amico nel finale), infine, lascia che a chiudere sia Rap_porto e il suo dialogare fra voce, chitarra e violino.

I dodici brani di questo Secondo Me I Buoni confermano Ila Rosso come uno fra i cantautori da più tenere d’occhio qui in Italia. Il sound proposto, un folk/cantautorato/pop che fa dell’orecchiabilità e dei testi (semplici ma molto curati) i suoi cavalli di battaglia, pur rifacendosi in maniera chiara e netta ai grandi cantautori del passato, riesce a definire una propria precisa identità. Un ottimo disco.

Tracklist:
01. Canzone Dei Murazzi
02. Casi Popolari
03. Cerco L’azzurro
04. Inconcludente
05. Filastrocca Dei Mesi
06. Ballata Degli Ultimi Ubriaconi
07. La Storia E’ Sempre Quella
08. Galeotto E Libertà
09. I Morti
10. Tango Dei Puri
11. La Canzone Cafona
12. Rap_porto

Line-up:
Ilario Rosso
Sergio Maiandi
Gabriele Montanaro
Valter Piatesi

ILA ROSSO – Facebook

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