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Recensione : Hagl – Lenket Til Livet

Una sinfonia del male che va ad occupare un posto di riguardo accanto alle opere delle band storiche del genere.

Hagl – Lenket Til Livet

La fiamma nera del black metal scandinavo si ravviva con l’aria gelida proveniente dai solchi di questa bellissima opera dei norvegesi Hagl, trio formato da membri già attivi nella scena con band quali Beastcraft, Endzzema e Kvaelt.

True black metal, oscuro, blasfemo, satanico, ma impressionante nelle atmosfere che evocano una luce fioca al cui interno ombre diaboliche e il ringhio di belve affamate ci accompagnano verso gli abissi più profondi.
La band norvegese sa come indebolire le anime ed aggredire i corpi, lo fa con un black metal cadenzato, piazzando ottimi solos ed interventi acustici di rara bellezza; il mellotron, poi, fa da tappeto sonoro a brani inquietanti (Helvete Ligger Sa I Lende) e le ritmiche a tratti rallentano fino a lambire i confini di un doom mefistofelico.
Lo scream recitato di Sorath accompagna questa decina di litanie mortifere, sorta di Caronte che ci prende per mano per poi scaraventarci giù nelle profondità di cui gli Hagl sono i custodi (Liksoek) e la chitarra si fa più intraprendente nelle ritmiche del capolavoro Sjelefiend, grazie ad asssoli da brividi, come poche volte mi è capitato di sentire nel genere, almeno negli ultimi tempi.
Prodotto benissimo, Lenket Til Livet mostra, oltre ai brani citati, momenti di raggelante e ottimo metal estremo nell’opener Askefast, nell’intro acustico di Fra Kulden Til Flammene e nel monolite Ondskapt, song strutturata su un tappeto tastieristico sul quale poggia la sei corde regalando passaggi splendidi, che sottolineano la bravura tecnica dei musicisti impegnati (oltre al già citato vocalist, Gheist alle pelli e Malphas che spadroneggia con chitarra, basso e mellotron).
Qualche accenno al death e un’aura di diabolica epicità, impreziosiscono questo molosso di black metal cadenzato e sinistro, maligno nel senso più puro del termine, ma colmo di tetra emozionalità: una sinfonia del male che va ad occupare un posto accanto alle opere delle band storiche del genere.

Tracklist:
1. Askefast
2. Den Sorte Porten
3. Ulvehyrde
4. Fra Kulden Til Flammene
5. Helvete Ligger Sa I Lende
6. Ondskapt
7. Liksok
8. Sjelefiende
9. Vardogn
10. Endelikt

Line-up:
Malphas – Guitars, Bass and Mellotron
Sorath – Vocals
Gheist – Drums

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