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Recensione : Haddah – Through The Gates Of Evangelia

Ottimo esordio per i lombardi Haddah con "Through The Gates Of Evangelia", un'opera estrema matura e affascinante.

Haddah – Through The Gates Of Evangelia

Grazie al supporto della Beyond Productions arrivano al traguardo del primo full-length i terremotanti Haddah.

La band, nata addirittura all’inizio del nuovo millennio e protagonista di un’intensa attività live, aveva fin qui prodotto un solo Ep nel 2005 (“From Happiness To Disgrace”) e due demo, rispettivamente nel 2007 e 2012.
Dopo una pausa forzata causata da problemi di line-up, la band nel 2010 torna in pista, ricomincia l’attività live supportando band come Sepultura, Exilia e Cadaveric Crematorium, ed arriva infine questo tellurico Through The Gates Of Evangelia.
L’album d’esordio si sviluppa su poco più di mezzora di devastante death metal, che lascia spazio a melodici solos di stampo scandinavo, violentato da growls e scream magnificamente estremi, supportato a tratti da ritmiche core che, se vogliamo, aggiungono potenza al già portentoso wall of sound creato dal gruppo lombardo.
Messo nelle mani di Marco Gandolfi presso i Mofo studio di Piacenza, Through The Gates Of Evangelia risulta un lavoro ottimo sotto tutti i punti di vista: un metal estremo che fa dell’impatto il suo punto di forza, dove le melodie (mai ruffiane) danno un tocco epico ad un sound che riesce a convincere per i molti sbalzi di tensione che, anche nei momenti di calma tra una tempesta di suoni e l’altra, rimane altissima.
Ottima prova dei musicisti coinvolti, partendo da una sezione ritmica spaccaossa (Francesco “Zimba” Carbone al basso e Marcello Provenzi alle pelli), dal gran lavoro del vocalist Alessandro Carella e dai due axeman Alessandro Sormani e Fabio Fortini, macinatori di riff e solos debordanti.
Non si risparmiano gli Haddah, e questo primo lavoro, aiutato da brani come Knights Of The Rebel, Apostasy, Live Your Existence, dove la band dimostra di non saper solo picchiare raggiungendo alte vette emotive con un brano dai suoni che richiamano i Dark Tranquillity dello stupendo “Projector”, si rivela un prodotto maturo e affascinante che regala nuova freschezza al genere ed offre agli amanti dei suoni estremi un motivo in più per supportare la scena nazionale.

Tracklist:
1. The 7th Autumn
2. Knights of the Rebel
3. The War of Wars
4. Apostasy
5. Live Your Existence
6. Immortality
7. Get Down All the Demons
8. Thoth
9. He’s Not Dead

Line-up:
Alessandro Carella – Vocals
Alessandro “Sorma” Sormani – Guitars
Fabio Fortini – Guitars
Francesco”Zimba”Carbone – Bass
Marcello Provenzi – Drums

HADDAH – Facebook

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