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Recensione : Gypsy – Twisted Levity

Ennesima ottima band dall'India, questa volta alle prese con i suoni dell'hard rock classico.

Gypsy – Twisted Levity

Quest’anno mi è capitato spesso di scrivere di album e band provenienti dal continente asiatico, sopratutto dall’India, ma sempre in ambito estremo, dal death metal old school al metal core; non mi era ancora capitato, invece, di imbattermi in qualcuno che proponesse suoni hard rock classici, con le radici ben piantate negli anni a cavallo tra i settanta e gli ottanta.

La lacuna viene colmata dai Gypsy, gruppo proveniente da Calcutta, immensa capitale dello stato del Bengala occidentale, autore di questo buon Ep di sei tracce dal titolo Twisted Levity.
Il sound dei nostri si avvicina molto al credo settantiano, aggiungendo qua e là riff di scuola ottantiana e ottime incursioni nel metal melodico, creando un proprio stile che, pur rifacendosi ai maestri del genere, fa della personalità il suo punto di forza.
Virtù già riscontrata in altri generi, le band asiatiche hanno dalla loro appunto una marcata personalità, forse dovuta al fatto di vivere in paesi ai margini del circuito musicale, quindi meno esposti alle mode usa e getta che mietono vittime anche nel rock; i Gypsy fanno propria la materia senza paura di osare, passando ora da canzoni più vicine al rock degli anni ’70 (Gimme Your Load e The Shoemaker), ora a quello più in voga negli eighties (Turned Into Stone) fino a funkizzare il tutto con la bellissima New Boy In Town.
Twisted Levity, così, risulta un buon biglietto da visita per la band, forte di una manciata di brani consigliati ai rocker di razza, magari con qualche capello bianco e ancora innamorati della musica di Thin Lizzy e Deep Purple, così come Dokken e Mr Big. Date loro un ascolto.

Tracklist:
1.Gimme Your Load
2.The Shoemaker
3.New Boy In Town
4.Turned Into Stone
5.Judgement Day
6.The Shoemaker(Demo)

Line-up:
Soumalya Das – Guitars
Soumya Basu- Bass
Shibaji Bose- Drums
Sankalan Samaddar- Vocals
Swarnabha Gupta- Sitar

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