Gli svedesi Grande Roses, formazione a cinque con già un album all’attivo, ritornano per Gaphals Records con i nove brani di Built On Schemes. Il nuovo disco, energico e diretto come il precedente, mette insieme un’ampia dose di rock’n’roll con lievi influenze punk e una spruzzata di indie rock.
L’iniziale The Knife Digs Deeper, parte da lunghe note di chitarra per poi correre su ritmi veloci e trascinare con il cantato grezzo e diretto, mentre Built On Schemes, mordendo con le esplosioni sonore (disseminate sul polveroso procedere di chitarra e batteria), apre allo spigliato correre di Ambulance.
L’avvolgere energico di For A Greater Cause, invece, incalzando con ritornelli immediati e convincenti, si contrappone alla più oscura Seconds For Hours (inizio un po’ più complicato, parte restante dritta come nei casi precedenti) e alle chitarre chiassose di No Future.
Mountains, infine, dando più risalto a basso e batteria, costruisce su di essa le melodie di chitarra e voce, lasciando che a chiudere siano la lenta e sofferta Liars Nest (spirito cupo rotto da brevi fiammate) e l’accattivante coinvolgere dell’ammiccante Spread The Ashes (And Love).
Il nuovo disco dei Grande Roses suona molto bene e lascia intuire che ci sia stato un buon lavoro di produzione alle spalle. A non convincere in pieno, però, è il rifarsi sempre alle stesse soluzioni sonore e il non provare mai ad osare qualcosa di più. Le idee ci sono e sono anche buone (si veda la conclusiva Spread The Ashes (And Love), ma forse andrebbero sviluppate maggiormente e valorizzate. La speranza è che con il terzo disco arrivi la maturità che qui ancora manca.
Tracklist:
01. The Knife Digs Deeper
02. Built On Schemes
03. Ambulance
04. For A Greater Cause
05. Seconds For Hours
06. No Future
07. Mountains
08. Liars Nest
09. Spread The Ashes (And Love)