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Recensione : Godyva – Alien Heart

I baresi Godyva sono una delle realtà più consolidate della scena gothic della penisola e questo loro ultimo lavoro ne rafforza lo status mostrando peraltro interessanti elementi di discontinuità rispetto al passato.

Godyva – Alien Heart

I baresi Godyva sono una delle realtà più consolidate della scena gothic della penisola e questo loro ultimo lavoro ne rafforza lo status mostrando peraltro interessanti elementi di discontinuità rispetto al passato.

Alien Heart, infatti, sembra staccarsi dalle consuete coordinate del genere, incorporando diversi spunti di stampo alternative senza disdegnare eleganti passaggi elettronici . Non è da escludere che un sound comunque più diretto sia in parte frutto dell’ingresso in line-up di un chitarrista come G.G.Gohm, dal retaggio classicamente heavy; di certo resta il fatto che l’album suona fresco dalla prima all’ultima nota raggiungendo un risultato finale che convince pienamente.
Apocalypse Fire inaugura il lavoro nel migliore dei modi, mostrando quel connubio tra efficaci melodie e impatto metallico che saranno il trademark dell’intero lavoro; Lady Godyva mette sul piatto il frutto di anni di esperienza dietro il microfono, rendendosi protagonista di una prestazione inattaccabile, espressiva e per nulla incline alla tentazione di strafare che spesso miete vittime tra le sue colleghe.
Alien Heart si dipana tra brani più immediati e dai tratti alternativi come la già citata e splendida opener, la title–track, I Stay Here e This Light e altri caratterizzati da un melodico intimismo, come (parzialmente) in My Earliest Memories, e in In Your Eyes (che solo per il titolo, non poteva che risultare una delle nostre preferite ….) e la conclusiva Apocalypse Fire II.
Discorso a parte merita la cover di “Ti Sento” dei Matia Bazar, proposta nella sua versione anglofona con il titolo I Feel You; il confronto con una voce come quella di Antonella Ruggiero non ha certo intimorito la brava cantante barese inducendola, anzi, a fornire un’interpretazione molto personale del brano che, a mio avviso, ha un potenziale commerciale devastante da sfruttare assolutamente, magari con un video e relativa rotazione sui network televisivi specializzati.
La scena gothic si sta evolvendo ultimamente in una direzione molto meno barocca e più concreta, dal maggiore appeal nei confronti del grande pubblico pur non ammorbidendo affatto le sonorità; in un lasso di tempo relativamente breve, solo citando la scena italiana, questo dei Godyva è almeno il terzo disco (dopo Ravenscry e Tystnaden) che ha davvero poco o nulla da invidiare a realtà ben più considerate a livello internazionale. La speranza è che gli appassionati del genere che, come spesso accade, tendono a fossilizzarsi sui soliti nomi, si accorgano del grande valore di un lavoro come Alien Heart.

Tracklist :
1. Apocalypse Fire
2. No Return
3. Alien Heart
4. My Earliest Memories
5. I Feel You (Ti Sento) (Matia Bazar cover)
6. In your Eyes
7. Everything is Over
8. I Stay Here
9. Brainstorm
10. This Light
11. Apocalypse Final II (Grand Final)

Line-up :
Nick Barah – Bass
Enyo – Drums
Botys Beezart – Keyboards
Lady Godyva – Vocals
G.G.Gohm – Guitars

GODYVA – Facebook

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