La Scarlet, seguendo la scia degli ottimi riscontri ottenuti dall’ultimo lavoro dei Furor Gallico, “Songs From The Earth”, uscito un paio di mesi fa, torna a far parlare della band lombarda con la re-release del primo album omonimo, uscito originariamente nel 2010 e che portò già una buona fetta di notorietà al gruppo nostrano.
Sulla scia di uno dei generi più amati negli ultimi tempi dagli appassionati, specialmente europei, in grado di unire epicità, folk e death metal, i Furor Gallico impressionarono fan e addetti ai lavori con questo ottimo esempio di fiero metallo, costruito su un tappeto di sonorità folk, che pare ergersi tra tra boschi, valli e foreste, con uno sguardo sempre rivolto alla scena nordica e alle band che su questo genere hanno creato la loro fama.
Furor Gallico è un’opera da godersi in ogni momento del suo lunghissimo svolgimento, in cui gli strumenti classici e folk si contrappongono all’irruenza del death metal avendo spesso la meglio.
Più lineare del nuovo lavoro di quest’anno, che ha invece in un songwriting vario e personale l’arma in più, questo lavoro non si discosta dalle sonorità del genere suonato, con la parte folk davvero entusiasmante, accompagnata da quella metallica che aggredisce e rincorre gli strumenti classici, in un’avventura che sembra non finire mai, catapultati in un’altra era, tra spade, natura e combattimenti all’ultimo sangue.
Violino, arpa celtica, flauti, chitarre acustiche ci avvolgono in queste danze dal sapore celtico, finché la parte death non straripa, consegnandoci brani dove melodia e aggressione, ritmi di danze dimenticate e tonanti sfuriate di metallo estremo ci catapultano nel mezzo della battaglia, spersi tra lande dimenticate dal tempo.
Questo disco, accompagnato da un’intensa attività live, ha regalato ai Furor Gallico una buona fama, rafforzata con l’uscita di “Songs From The Earth” e dai buoni riscontri ottenuti.
La sua riedizione rappresenta una buona occasione di approfondire la conoscenza della band e non si vuol perdere l’ardore di canzoni come Ancient Rites, The Gods Have Returned, Miracolous Child, La Caccia Morta e la conclusiva The Glorious Dawn.
Tracklist:
01. Intro
02. Venti Di Imbolic
03. Ancient Rites
04. Cathubodva
05. The Gods Have Returned
06. Golden Spiral
07. Curmisagios
08. Miracolous Child
09. Medhelan
10. Bright Eyes
11. La Caccia Morta
12. Banshee
13. The Glorious Dawn
Line-up:
Becky – Arpa Celtica
Maurizio – Bouzouki, tin whistle e low whistle
Simo – Batteria
Laura – Violino
Stefano – Chitarra e voce
Oldhan – Chitarra
Pagan – Voce
Mac – Basso