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Recensione : Francesca Lago – Siberian Dream Map

Francesca Lago - Siberian Dream Map: Francesca Lago potrebbe sembrare un'esordiente, ma non è così: alle spalle ha una lunga carriera. Inizia a metà anni '90...

Francesca Lago – Siberian Dream Map

Francesca Lago potrebbe sembrare un’esordiente, ma non è così: alle spalle ha una lunga carriera. Inizia a metà anni ’90 nei The Wrongside, prosegue con il disco solista Mosca Bianca (1997), si ferma per un lungo periodo (quasi 10 anni) e poi riprende nel 2009 con il piccolo The Unicorn Ep. Ora, a distanza di due anni dall’ultima fatica, ritorna con Siberian Dream Map.

On My Way Back From The Moon apre con un arpeggio cupo, incalzante e dannatamente orecchiabile, mentre la voce, decisa e coinvolgente, passa da nervosa a eterea, amalgamandosi perfettamente con il background sonoro. Leech, più tesa e drammatica, si fa ipnotica e onirica (grazie anche agli inserti di violoncello) come la successiva Slapstick (primo singolo, di cui potete trovare il video in rete) con il violoncello a far da padrone insieme alle fitte ritmiche della batteria e ai cori. Do You Know Where To Go, più dolce e melodica, stempera la tensione, introducendo To The Wild, lenta ballata in lieve crescendo. Still Before The Spell, più solare e fresca, abbandona gli umori cupi lasciandosi andare a strofe e ritornelli semplici e lineari, distendendo completamente il nostro animo. Bad Dream prosegue con la sua energia positiva, i crescendo e gli strumenti, che inesorabilmente prendono sempre maggior spazio, fino a sovrastare la voce e a diventare unici protagonisti. Raised By The Aliens è quieta e riflessiva, tra arpeggi di chitarra e il violoncello a segnare il tempo, con la voce quasi sussurata. Treasurer The 5th è breve ma vigorosa, con il violoncello e la chitarra elettrica in esplosione (quasi noise). Infine, a concludere troviamo Bring The Noise, che parte dal profondo per poter emergere, Hey Hey Sentry, vivace e giocosa e And In The Evening brevissima e delicata.

Siberian Dream Map è un bel disco. Francesca Lago torna sulla scena italiana dopo un lungo periodo di silenzio con un lavoro decisamente convincente. Per dare delle coordinate potremmo dire che riprende sonorità à la PJ Harvey, The Dresden Dolls (dove al posto del pianoforte troviamo il violoncello), cantautorato rock femminile di fine anni ’90. Per quanto ci riguarda, non sarà disco dell’anno, ma sicuramente entrerà a pieno titolo nella fascia alta della classifica.

TRACKLIST:
01. On My Way Back From The Moon
02. Leech
03. Slapstick
04. Do You Know Where To Go
05. To The Wild
06. Still Before The Spell
07. Bad Dream
08. Raised By The Aliens
09. Treasurer The 5th
10. Bring The Noise
11. Hey Hey Sentry
12. And In The Evening

Francesca Lago-Siberian Dream Map

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