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Recensione : Flor – Flor

"Flor" è un disco doloroso, a volte gioioso, semplicemente aderente alle nostre vite.

Ci sono storie che cominciano, storie che continuano e storie che finiscono.

Sembrava che fosse finita anche la storia dei Flor, con la morte di Francesco Virlinzi, il loro nume tutelare, fautore della Cyclope Records, etichetta fondamentale per tutti quegli artisti siciliani come Carmen Consoli, Mario Venuti, Brando, e tanti altri.
Ora Marcello Cunsolo è tornato e continua quel discorso che aveva interessato pure i R.E.M.
Cunsolo è un poeta che fa musica, con immagini e situazioni che richiamano al rock anni novanta, un tipo di musica molto sentito e personale, senza filtri.
Dopo 15 anni i Flor non perdono un colpo, anzi firmano un’opera molto matura e bella, di una bellezza malinconica e tossica, con parole e musiche che appartengono solo a loro.
Flor è un disco doloroso, a volte gioioso, semplicemente aderente alle nostre vite.
Cunsolo ha un tocco magico e la produzione al Greefog di Genova aggiunge un qualcosa in più.
Non vi è nulla di nostalgico ma un gran voglia di ricominciare ad assaporare emozioni che in quindici anni senza i Flor erano semplicemente diventate più deboli.
Grandissimo ritorno.

Tracklist:
1. Lì per me
2. Guarda che bello
3. Alzati e cammina
4. Con Dio
5. Nelle mie vene
6. Commu cani
7. Sempre di più
8. Mitiche idee
9. Quando vuoi
10. Senza una logica
11. Incastonati

Line-up
Marcello Cunsolo – voce e chitarra
Angelo Musumeci – basso
Raffaele Trimarchi – batteria

FLOR – Facebook

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