iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Eversin – Trinity: The Annihilation

Siamo davanti ad un album che va lavorato e fatto proprio, gli Eversin non sono una band facile e così la loro musica, ma se siete fans di Slayer, Testament e Forbidden l'ascolto è assolutamente obbligato.

Nel metal estremo nazionale, continuamente, ci si imbatte in realtà magari poco conosciute ai più, ma che a dispetto di fan poco inclini a supportare la scena underground, si sono guadagnati il rispetto dei colleghi stranieri, sempre più disposti a collaborare con i gruppi nostrani, segno che fuori confine questi vengono seguiti con interesse.

Prendiamo per esempio i siciliani Eversin: nati all’inizio degli anni ’90 con il monicker Fuoco Fatuo, con il quale hanno licenziato tre lavori, dopo il cambio di nome arrivano con Trinity: The Annihilation al terzo album per la My Kingdom Music dopo “Divina Estopia” nel 2010 e “Tears On The Face Of God” del 2012.
La band si presenta in questo 2015 con un lavoro che vede la collaborazione di due nomi altisonanti del metal mondiale come l’immenso James Rivera (Fire Walk With Me), vocalist degli storici Helstar, e Glen Alvelais (We Will Prevail), già con Forbidden ed i signori del thrash Testament.
Con queste premesse Trinity: The Annihilation (nome che ricorda la prima detonazione nucleare del 1945 nel New Mexico da parte degli USA) non può che risultare un’enorme prova di forza da parte della band, che non ne vuol sapere di partiture normali e annichilisce, appunto, in uno tsunami di thrash metal estremizzato e devastante.
Di non facile assimilazione per la furia iconoclasta del sound prodotto dagli Eversin, l’album crea un alone di terrore e caos primordiale, e i brani si susseguono uno più violento dell’altro, tra richiami agli Slayer di “Seasons In The Abyss” e ai Testament più violenti.
Sezione ritmica che travolge e spazza via tutto come il vento nucleare, solos che scaraventano al muro e voce sempre al limite, cattiva, disperata, urlante odio e rabbia, fanno di questi quaranta minuti circa di musica estrema un tuffo in quello che, senza andare troppo nella fantascienza, potrebbe diventare uno scenario reale se non ci fermiamo in tempo.
Il primo grande brano si rivela Fire Walk With Me, con al microfono un Rivera cattivissimo a supportare Angelo Ferrante, seguito dalla bomba Chaosborn, veloce, monolitica e pesantissima.
Si cammina tra le macerie accompagnati dal thrash metal apocalittico di We Will Prevail, impreziosita dalla solista di Alvelais, e Crown Of Nails, altro brano atomico, da sottolineare per il gran lavoro delle sei corde.
La conclusiva Trinity chiude il lavoro con un synth che ricorda il vento nucleare su un paesaggio di morte, fornendo un immagine davvero terrificante con la quale la band ci dà appuntamento al prossimo massacro.
Siamo davanti ad un album che va lavorato e fatto proprio, gli Eversin non sono una band facile e così la loro musica, ma se siete fans di Slayer, Testament e Forbidden l’ascolto è assolutamente obbligato.

Tracklist:
1. Flagellum Dei
2. Fire Walk with Me
3. Chaosborn
4. We Will Prevail
5. Crown of Nails
6. Beneath an Atomic Sun
7. Litanies of War
8. Trinity

Line-up:
Ignazio Nicastro – Bass
Giangabriele Lo Pilato – Guitars
Angelo Ferrante – Vocals
Danilo Ficicchia – Drums

EVERSIN – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP