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Recensione : Emenel

Emenel: Emenél è il progetto solista di Moreno Turi, cantante, producer, autore e compositore che si divide tra Torino e il Sale...

Emenel

Emenél è il progetto solista di Moreno Turi, cantante, producer, autore e compositore che si divide tra Torino e il Salento. Frontman degli Steela fino al 2012, ha collaborato con gli Africa Unite, con Raiz degli Almamegretta e suonato in apertura ad artisti del calibro di Black Eyed Peas, Anthony B, Subsonica e Caparezza.

E’ attualmente sul palco a fianco di Roy Paci e gli Aretuska con il progetto “Valelapena” ed è membro della band torinese The Sweet Life Society. Nel corso degli anni si è esibito nei principali club italiani ed internazionali (tra cui il Paradiso di Amsterdam o il Village Underground a Londra) e sui palchi di alcuni tra i più prestigiosi festival europei, come il Glastonbury Festival, Boomtown, Fusion, Sziget e l’Eurosonic.

“Border Diary” è il disco d’esordio di Emenél, un progetto che il cantante, compositore e producer definisce “elettronica negra”. Un album che raccoglie un vero e proprio melting pot di suoni provenienti dai vari epicentri di musica elettronica del mondo che si insaporiscono di ritmi black in levare, beat spezzati e fuori griglia, connaturati nel background del cantante. La matrice del disco è divisa tra componente digitale e analogica: oltre la metà delle tracce si compongono di suggestioni elettroniche e pad e allo stesso tempo la voce, attraverso una minuziosa ricerca, si trasforma in materia e strumenti, con tracce in cui lo schiocco di lingua si fa rullante e i lamenti sostituiscono bassi e arpeggiatori.

Emenél ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande, da leggere ma soprattutto da ascoltare.

IYE Ciao ci racconti qualcosa del nuovo disco ?

– Ciao. È un disco che a me piace molto. Basta così!
Scherzi a parte credo sia il disco che racconti me stesso, i miei mondi, le mie malinconie e la mia vita negli ultimi anni. È un disco di musica elettronica con forti riferimenti alla black music e a tutto quello che ho fatto in passato. È la voglia che avevo di rimettermi in gioco e di sperimentare nuovi suoni e nuovi modi di scrivere i testi. È il mio nuovo punto d’inizio e la mia nuova navicella musicale dalla quale non ho intenzione di scendere.

IYE Dove è iniziato il viaggio della tua musica ?

– E’ iniziato tutto in Salento. Avevo una band già a 11 anni e poi con 3 di quei musicisti ho formato gli Steela. Avevamo una sala prove in una masseria bellissima…un posto magico. Da qui in poi servirebbero delle ore per raccontarti tutto.
Il mio nuovo viaggio invece è ripartito da Torino, da una città che mi ha sempre accolto sia umanamente che artisticamente e alla quale devo molto ( e nella quale vivo attualmente ).

IYE Le tue radici musicali dove affondano ?

– Nel reggae, nella black music. Ho sempre prediletto la musica “ con l’anima “, un po mistica, sofferta e vera. Per me la musica è nera e non mi schioda nessuno da quest’idea. Deve farti vibrare con testi e musica e questa è una caratteristica fondamentale della black music. L’elettronica è arrivata dopo e me ne sono innamorato, ma anche qui devo sentirci qualcosa di vero e non solo una cassa dritta e un arpeggiatore e basta… che poi anche quelli, se ci metti la negritudine bastano e avanzano.

IYE Roy Paci per te è…

– E’ una persona a cui devo molta della mia esperienza. Un bravissimo trombettista, un uomo vivace, eccentrico, un ottimo chef, un pazzo per certi versi, un musicista a 360 gradi.
Mi ha dato una grande opportunità facendomi entrare negli Aretuska e mi ha permesso di conoscere tantissimi musicisti, molti dei quali sono diventati anche miei ottimi amici.
È una di quelle persone a cui mi sento dire grazie.

IYE Hai suonato e conosciuto molti protagonisti dell’età dell’oro della musica alternativa italiana, cosa ne pensi del tuo stato attuale ?

– Ahimè questo per quanto mi riguarda è un tasto dolente. Nel senso che nella musica italiana attuale non trovo gli stessi contenuti di quella degli anni 90. Oggettivamente che anni erano? Subsonica, Africa Unite, Casino Royale, Sud Sound System, Almamegretta, la scena hip hop bolognese, gli Afterhours e tanti altri che meriterebbero di essere citati ma non bastano le pagine. Sicuramente adesso c’è altro da raccontare e non sono qui a fare il conservatore perché non sarei nemmeno credibile, ma è vero pure che l’utenza ha abbassato l’asticella e ci si accontenta di molto poco.
C’è carenza di interesse e quindi di proposte interessanti. La chiudo qui altrimenti degeneriamo.

IYE Progetti futuri ?

– Sono in tour con gli Sweet Life adesso e da maggio inizieranno anche le date di Emenél.Presto le comunicheremo.
Nel frattempo sto producendo due dischi di due artisti molto interessanti, sto preparano un progetto da presentare in Salento a Giugno, che mischierà l’elettronica ai suoni della terra in cui sono cresciuto. Prima dell’estate spero pure di pubblicare una serie di remix del mio disco fatti da producer che stimo molto… insomma si sta sempre in moto.

IYE Consigliaci qualche disco o concerto…

– Questa è davvero difficile! Ci sono tanti dischi belli e tanti live da andare a vedere, fidati. Anzi, i dischi e i live andrebbero ascoltati tutti e visti tutti, per conoscere i mondi che si celano dietro le canzoni e gli animi degli artisti, ma so benissimo che non si può fare tutto ciò…quindi il mio consiglio è di ascoltare la musica che c’interessa, vecchia e nuova e di non snobbare nemmeno il concertino nel pub sotto casa perché potrebbe riservare delle sorprese inaspettate e gradevoli. Poi, se volgiamo essere precisi ti direi “ dimmi che musica ascolti ed io ti dico quali dischi comprare e quali concerti andare a vedere ” .

Ciao e grazie !!!

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