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Recensione : Elegacy – The Binding Sequence

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Elegacy – The Binding Sequence

Dopo aver incantato con Human Reset, ultimo lavoro dei Derdian uscito lo scorso anno, sempre per la Valery Records torna dietro al microfono Ivan Giannini, questa volta con gli Elegacy, tornati dopo dieci anni dal primo lavoro, quel Impressions che ottenne consensi da tutti gli addetti ai lavori, tanto da considerare la band come una delle migliori realtà del genere nella nostra penisola.

Alla coppia Massimo La Russa (chitarra) e Constantin Terzago (tastiere) si sono uniti due musicisti leggendari, a formare una sezione ritmica assolutamente fantastica: Mike Lepond al basso (Symphony X) e Marc Zonder, leggendario batterista dei Fates Warning, che con il cantate nostrano danno vita ad un supergruppo, un’unione di forze e talento che fanno brillare questo bellissimo The Binding Sequence che, diciamolo subito, risulta uno dei più riusciti lavori in ambito prog metal di quest’anno.
Raffinato ed elegante, il disco fa delle melodie il suo punto di forza: mai troppo power, ma valorizzato dalle prove dei musicisti, con in testa il vocalist, eclettico e perfettamente a suo agio nei vari passaggi che lo vedono al cospetto di un sound coinvolgente, progressivo e nobilmente metallico, dove le maggiori influenze sono ben riscontrabili, anche se la personalità non manca di certo per mettere The Binding Sequence alla pari con le opere delle band di riferimento.
Marc Zonder e Mike Lepond sono protagonisti di prove sontuose e non poteva essere altrimenti, perfettamente a loro agio nel sound prodotto, che guarda a Symphony X e Fates Warning senza peraltro risultare un copia incolla, ma lasciando che il fiume di note progressivamente metalliche scorra, libero di trovare letti power e hard rock dove farci trascinare dal gioioso scorrere delle acque.
I brani non perdono mai la bussola del mero tecnicismo, il talento dei musicisti è assolutamente al servizio della fruibilità delle songs, ora più orientate al prog metal, a tratti stupendamente attraversate da melodie eleganti, oppure elettrizzate da picchi di prepotente furia heavy, non perdendo mai quell’atmosfera solare di cui The Binding Sequence è colmo.
Merito di un Giannini sontuoso, ma anche della perfetta armonia tra gli strumenti, che all’unisono e con le prove da applausi dei musicisti regalano musica a tratti splendida.
L’opener April Sun, l’emozionante Motion e le metalliche The Dragon’s Age e When the Night Comes Down, sono a mio parere le songs che meglio riassumono il sound della band, anche se The Binding Sequence ci tiene legati a sè per tutta la sua durata, prigionieri tra i labirinti di note che gli Elegacy hanno creato.
Album bellissimo ed emozionale, che ci riconsegna una band in piena forma e consacra Ivan Giannini come uno dei migliori vocalist del genere, chapeau!

TRACKLIST
1. April Sun
2. The Dragon’s Age
3. Autumn in Berlin
4. When the Night Comes Down
5. The Dark Tower
6. Cursed
7. The Other Me
8. Street Race
9. Motion
10. The Faulty Miracle of Life

LINE-UP
Ivan Giannini – vocals
Massimo La Russa – guitars
Constantin Terzago – Keyboards
Mike Lepond – Bass
Mark Zonder – Drums

ELEGACY – Facebook

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