Chitarra, elettronica e batteria, questi sono gli Ed Wood Jr. Sono solo in due, ma generano canzoni infernali. Forti di un ep e un album alle spalle, danno alle stampe Silence: undici canzoni psicotiche e indiavolate.
Sono in due ma suonano per dieci, così si potrebbero riassumere gli Ed Wood Jr (Olivier Desmulliez, Thibault Doutriaux), band di francese origine (Lille) con alle spalle già un ep e un album. Tra attitudine math e passione per l’ossessività sonora, si ripresentano a distanza di un anno dall’ultimo lavoro (o poco più) con Silence, undici tracce tese e affilate.
Maila Nurmi prende forma da un tappeto ritmico nervoso e inquieto per poi tuffarsi in cavalcate distorte che sanno quasi di Queens Of The Stone Age mentre Minitel, tra i colpi di batteria e lo sfrigolare dell’elettronica in sottofondo, disegna paesaggi algidi e dai colori netti, per poi incresparsi e lasciar spazio alla voce (grattata e nasale, un po’ anni ’90). Babtrip si getta nell’ossessività melodica, tira in ballo i Battles e approda su territori neri e cavernosi, con la voce a gridare e il sound in crescendo (un poco alla Russian Circle, per dare un’idea). Thème 0 prosegue tra gemiti di chitarra, voce narrante e ritmiche intricate, togliendo il fiato e consegnandoci a IVCV, altrettanto squadrata e nervosa, con l’elettronica in fibrillazione e le chitarre a scaricare enormi quantità di distorsione e ferocia. Interlude, con i suoi suoni inquietanti, lascia recuperare il fiato, dividendo esattamente in due il disco e lasciandoci, poi, in balia di Walkwoman: chitarra nerissima, voce roca e ruvida, pochi momenti di luce, infiniti paesaggi polari. It In Ut non molla l’osso e mantiene alto il ritmo, increspandosi spesso, ma concedendo maggior spazio alla melodia (facendo sì che sia Oktobre ad affondare il pugnale nella carne, con la sua ferocia lunga oltre sei minuti, tra pause, momenti di vuoto e falcidiate improvvise). Sul finire, Quincunx sprofonda nell’ossessività, con i suoi costanti e ininterrotti impulsi sonori, mentre Glulisine, in ultima battuta, lascia sfogare tutta la forza della chitarra.
Il duo francese colpisce per l’enorme forza energetica che riesce a trasmettere: Silence e le sue canzoni affondano nella carne come fossero coltelli affilati. Undici pezzi algidi, nervosi e decisamente aggressivi, molti riferimenti ad altre band (Battles su tutti, ma anche Russian Circles e persino Queens Of The Stone Age), voce aspra e spigolosa.
Gli Ed Wood Jr trovano una loro dimensione, sfornano un disco interessante e ci lasciano col pensiero che questo sia solo il primo passo verso un sound decisamente più maturo: promettono bene.
TRACKLIST:
01. Maila Nurmi
02. Minitel
03. Babtrip
04. Thème 0
05. IVCV
06. Interlude
07. Walkwoman
08. It In Ut
09. Oktobre
10. Quincunx
11. Glulisine