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Recensione : Dino Sabatini – Shaman’s Path

Dino Sabatini - Shaman's Path: Dino Sabatini, artista romano di base a Berlino, giunge a realizzare il suo full-length di debutto sulla Prologue...

Dino Sabatini, artista romano di base a Berlino, giunge a realizzare il suo full-length di debutto sulla Prologue, quattro anni dopo aver inaugurato l’etichetta tedesca con la sua prima uscita a catalogo “No More” EP, seguita da altre nel successivo biennio … quando si dice corsi e ricorsi.
A quanto pare in casa Prologue credono molto in Dino, e penso proprio che facciano benissimo!

Parliamo di Techno, ma di quella techno oscura e melmosa che in questi ultimi anni ha brillantemente trovato una sua identità, passando da sperimentazione a genere con caratteristiche ben definite: sto parlando di Dub-Techno, e Shaman’s Path, l’album in questione, è una delle migliori uscite del 2012 in quest’ambito.
Shaman’s Path è un album di musica ipnotica e suggestiva, nero come il continente da cui trae la sua ispirazione: Dino ci fornisce la sua personale interpretazione dei suoni dell’Africa e, come il titolo lascia intuire, traccia un percorso verso la perdita della parte conscia della nostra mente nella trance provocata dal ritmo.
Un’ossessiva circolarità caratterizza lo scheletro sonoro di tutte le tracce, insieme a percussioni tribali e loop malati.
È sostanzialmente dub-techno, così precisa e rigorosa da strizzare l’occhio alla minimal, così visionaria da farsi chiamare anche space-techno; musica che muove il corpo ma che muove soprattutto la mente.
Dino Sabatini è lo sciamano che permette di collegare e trasportare concettualmente le antiche danze tribali al moderno-avveniristico concetto di club, ha lui lo scettro e ci indica il percorso da seguire per essere iniziati ai misteri che custodisce.
Non voglio mentire: questo è un album da amare o odiare; a seconda della disposizione d’animo di chi lo ascolta (o ricettività), può produrre effetti molto diversi se non antitetici: vi può scoglionare nel giro di pochissimo tempo per la sua ciclicità e ossessiva ripetitività che ne costituisce il ritmo, vi può rilassare, se siete stanchi e volete abbandonare la mente in loop con la musica, oppure ancora può diventare per voi l’accompagnamento musicale di un delirio visionario e spostare l’attenzione sul piano spirituale.
È giusto che, se sperimentate uno di questi tre stati, proviate almeno a riascoltare Shaman’s Path in un altro momento per provocare magari altre sensazioni, e in seguito trarre un giudizio complessivo sulla raccolta.
È un album davvero degno di nota, forse solo per gli appassionati della techno e dell’elettronica più “cerebrale”, ma non solo … in ogni caso un viaggio verso l’ignoto, verso l’oscurità, che raccomando di provare a chiunque ne avesse la curiosità …
Shaman’s Path è uscito in Ottobre come CD mixato, a rappresentare il percorso che lo sciamano ci indica di seguire, ma anche su vinile con alcune delle tracce più “club oriented”, e in formato digitale con tutte le tracce separate.

Tracklist :
01 – Prophecy
02 – Soul capture
03 – Trance state
04 – Ritual
05 – Vision quest
06 – Extraction
07 – Totem
08 – White Witch
09 – Parallel perception
10 – Icaro

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