iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Deimos – Beyond

"Beyond" convince su tutta la linea, regalandoci un'altra band italiana votata ai suoni più classici a dar lustro ad una scena ormai consolidata a livello mondiale.

Deimos – Beyond

La Revalve centra un altro bersaglio pieno con questo notevole esordio dei lombardi Deimos.

Attivo dal 2006 come cover band degli imprescindibili Gamma Ray, il gruppo di Pavia ben presto decide di mettersi in gioco (giustamente) con brani propri dando prima alle stampe un Ep nel 2012, dal titolo “Terminus”, seguito da questo notevole full-length di esordio, un monumentale lavoro di heavy metal dai tratti power, ambizioso e dalle molte sorprese.
Intanto chi si aspetta una rivisitazione del power teutonico (visto il passato della band) rimarrà deluso: infatti, la band prende subito le distanze da Kay Hansen e soci per presentarci un sound più in linea con il power/heavy statunitense, lasciando che le atmosfere oscure, marchio di fabbrica del metal a stelle strisce, avvolgano il lavoro e ci consegnino una raccolta di canzoni d’applausi.
Non contenti, i Deimos si circondano di alcuni ospiti da urlo che impreziosiscono oltremodo il valore di questo album, incominciando da Chris Caffery, chitarrista della Trans Siberian Orchestra e alle dipendenze del “Mountain King” (Jon Oliva) in quella che il sottoscritto considera la più grande metal band mai esistita, i Savatage; non da meno però è la presenza di una delle leggende del metal tricolore, Tommy Massara, chitarrista degli Extrema che, con Luca Marini dei Blacklisted, forma un tris di ospiti niente male.
Beyond così risulta un lavoro maturo, pregno di atmosfere oscure con brani, che dall’heavy metal statunitense prende il senso drammatico e da quello europeo qualche ritmica più veloce, cantato a meraviglia da Andrea Serafini, dall’intonazione teatrale e dai tratti personali, irrobustito da una sezione ritmica sugli scudi in tutto il lavoro (Santo Clemenzi al basso e Massimo Goletti Batteria) e sventrato dai riff e solos delle chitarre di Luca Gabrieli e Federico Lanterna.
Monumentale già dalla prima traccia Alive, il lavoro ha dei picchi qualitativi notevoli, come la bellissima semi-ballad Locked Earth, cantata da Paola Gemma, lo strumentale Collapsing Core dai rimandi Iced Earth, che con i primi Savatage sono le band che, sul versante americano, vengono in mente, On Through The Night e la title-track, posta in chiusura e impreziosita da assoli dal sapore orientale.
Non mancano evidenti spunti thrash e tuffi nell’heavy metal britannico (Bloody Wings), insomma, Beyond convince su tutta la linea, regalandoci un’altra band italiana votata ai suoni più classici a dar lustro ad una scena ormai consolidata a livello mondiale.

Tracklist:
1. Alive
2. D.M.W.
3. Our Place to Be
4. Dark Times
5. The Three Storms
6. Locked Heart
7. Bloody Wings
8. On Through the Night
9. Run or Die!
10. Collapsing Core
11. Scep -A-Q
12. Beyond

Line-up:
Santo Clemenzi – Bass, Vocals
Massimo Goletti – Drums
Luca Gabrieli – Guitars
Federico Lanterna – Guitars, Vocals
Andrea Serafini – Vocals

DEIMOS – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta