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Recensione : Darking – Steal The Fire

"Steal The Fire" è un'ottimo modo iniziare il 2015 per gli appassionati di heavy metal

Darking – Steal The Fire

Da dove cominciare queste due righe sul nuovo album dei Darking se non dal glorificare una delle più grandi metal band nate sul nostro territorio?

I Domine di Enrico Paoli hanno regalato pagine di metallo epico e fantasy che rimarranno nella storia del genere, prima con tre demo (“Domine”, “Champion Eternal” e “Bearer Of The Swords”) in cui compariva in veste di chitarrista al fianco del buon Paoli proprio Agostino Carpo, axeman dei Darking, poi con una serie di capolavori che nel decennio tra il 1997 ed il 2007 infiammarono i cuori dei true metallers ed i palchi sui quali la band portava le gesta del Champion Eternal, ispirato ai racconti dello scrittore fantasy M.Moorcock.
Nel frattempo, lasciati i Domine, Agostino Carpo nel 2009 esordisce con un demo dei Darking, seguito dal full length “Sons Of Steel” nel 2010, per arrivare infine a questo inizio di 2015 anno e all’uscita tramite Jolly Roger di Steal The Fire, ottimo lavoro di heavy metal epico.
Otto brani, tra cui la cover di Stormbringer dei Domine, pescata dallo storico demo “Champion Eternal”, ed impreziosita dalla chitarra di Enrico Paoli in veste di ospite, fanno di quest’album un ottimo ritorno per la band toscana, che, ancora una volta lascia mostra una propensione per un sound tipicamente europeo.
Infatti un heavy metal anglosassone con una vena epica spiccata è la ricetta su cui il gruppo costruisce sette tracce metalliche di buona fattura, straordinariamente interpretate da Mirko Miliani al microfono, singer dall’impronta ottantina, e dalla buona vena degli altri musicisti del gruppo, cominciando dal grande riffing dello storico axeman e dall’ottimo impatto della sezione ritmica composta da Matteo Lupi al basso e Leonardo Freschi alle pelli.
Il songwriting del gruppo appare davvero ispirato, i brani scorrono a meraviglia tra scintille di spadoni incrociati e scudi spezzati dalla forza battagliera di brani come l’opener Icarus, la title track, l’esaltante I’m A Legend e Killing Machine, dotate di una forza ritmica devastante e da un’atmosfera di leggendaria epicità da far impallidire i Manowar.
The Storyteller, dall’approccio settantiano, avvicina la band alle classiche band epic/doom, il cantato del singer si adegua con una prova ancora più teatrale, e l’ottimo solo piazzato a fine brano dà vita ad una canzone epocale, la migliore a mio parere di tutto il lavoro.
La cover di Stormbringer e la bonus track Circle Of Life chiudono l’album, ed è superfluo ricordare l’importanza sulla nostra musica preferita dei musicisti coinvolti e l’obbligo all’ascolto dei fan dell’heavy metal classico: Steal The Fire è un’ottima partenza in questo 2015 anche per l’etichetta nostrana, garanzia di qualità per i suoni metallici old school.

Tracklist:
1. Icarus
2. Steal the Fire
3. Eldorado
4. I’m a Legend
5. Killing Machine
6. The Storyteller
7. Stormbringer
8. Circle of Life *

Line-up:
Leonardo Freschi Drums
Agostino Carpo Guitars
Mirko Miliani Vocals
Matteo Lupi Bass

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