Darkaeon – Nihilism

Darkaeon – Nihilism

Il Canada, terra selvaggia a nord degli Stati Uniti, ha regalato al metal fior fiore di band che, chi piĂą chi meno, hanno fatto storia, prima fra tutte i grandi Rush, ma non vanno dimenticati i techno thrashers Voivod e i maestri della velocitĂ  in musica Annihilator.

Insomma, le terre di frontiera del Nordamerica hanno la loro bella tradizione in quanto a spirito metallico e ancora oggi offrono buone realtĂ , per chi non si accontenta dei soliti nomi.
Tra queste ci sono sicuramente i Darkaeon, freschi autori del riuscito Nihilism, lavoro che offre buoni spunti per chi apprezza l’accostamento al death metal di aperture prog dall’ampio respiro e di buoni spunti dark acustici dall’indubbia presa emotiva.
Il gruppo compie i primi passi nel 2008 con il nome di Frozen Death e, dopo vari assestamenti alla line up, modifica il proprio monicker in Darkaeon giungendo oggi a questo disco di esordio, prodotto da Glen Robinson, giĂ  al lavoro con nomi di tutto rispetto come i giĂ  citati connazionali Voivod e Annihilator ed i fenomenali Kataklysm.
I cinque musicisti canadesi confezionano un ottimo album, influenzato da i grandi nomi del metal a stelle e strisce, con echi dei Nevermore e dei piĂą oscuri Symphony X che fanno capolino nelle diverse tracce, suonate con buona padronanza della materia ed esaltate da spunti acustici di ottima fattura e dal considerevole impatto emotivo.
L’intro che dĂ  il titolo all’album profuma di Savatage ma, da Beautiful Illusion in poi, il songwriting prende la strada che porta ad un prog death vario, dai buoni cambi di ritmo e con un’aura oscura che aleggia costantemente su tutto il lavoro.
Pregno di aspra disperazione è il growl di Hugo Mcsween, che non disdegna parti pulite (ma non ruffiane) e buone le prove degli altri componenti della band.
I picchi del lavoro sono la notevole Masquerade of Lies, tra chiaro e scuro, furia e controllata calma, un brano veramente sopra la media, così come la conclusiva Ark of the Universe pt.1, death dai richiami leggermente piĂą moderni nelle ritmiche ma solcato da riff e solos di scuola classica ottimamente eseguiti dal duo d’asce Emile Sylvestre e Michael Menard.
Nihilism è un buon album che farà la gioia degli amanti di queste sonorità.

Track list:
1. Nihilism
2. Beautiful Illusion
3. Terminal Line
4. Collapsing Sky
5. Masquerade of Lies
6. Beneath This Fading Sun
7. Ark of the Universe (Part 1)

Line-up:
Alexandre Mirandette – Bass
Yan Lemieux – Drums
Émile Sylvestre – Guitars (lead)
Michael MĂ©nard – Guitars (rhythm)
Hugo Mcsween – Vocals

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