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Recensione : D.hate – L.i.f.e.

I D.Hate si confermano una macchina da guerra, un carro armato costruito per fare danni sul fronte live.

D.hate – L.i.f.e.

Attivi dal 2010, gli ucraini D.Hate (District Hate) arrivano al secondo lavoro tramite Metal Scrap, dopo l’esordio licenziato nel 2011 dal titolo “Game With Ghosts”.

Il gruppo che, ricordo, nella notte di Halloween del non troppo lontano anno di nascita, divise il palco con i nostrani e storici Sadist, immette sul mercato questa bomba death/thrash, stracolma di groove e dall’ottimo impatto.
Ritmiche thrash/core, a tratti panterizzate, sono il marchio di fabbrica del gruppo che, anche in questa seconda opera, ci aggredisce con tutta la sua carica; la parte del leone, come nel primo album, è tutta del vocalist Maksym Moiseienko, un portento tra growl e scream animaleschi ed anche in questa seconda opera la band a suo modo gira a mille, lasciando ad altri inserti melodici e altre amenità, per spaccare tutto con la sua potenza distruttrice.
Band da palco, indubbiamente, feroce e dal sound selvaggio, moderna ma non troppo, carica di groove e attitudine che propone una quarantina di minuti incendiari: fin dall’opener Superman, da cui la band ha estratto il video, l’assalto della band è da tregenda, le ritmiche esplodono e riempiono di potenza sonora i padiglioni auricolari, la chitarra elargisce riff da combustione ed il buon Moiseienko vomita rabbia e ferocia da par suo.
L’atmosfera si fa apocalittica con Gentle War, mentre Provocation ha nel suo dna Il punk, chiaramente alla D.Hate, ed allora il riff iniziale, travolgente e ritmato, si trasforma in un monolitico sound dove modern metal e death si danno battaglia con risultati devastanti.
L’inizio di Splitmind è 100% nu metal, ma dura lo spazio di uno sparo, mentre il gruppo all’unisono torna a cavalcare il thrash metal in uno dei brani più veloci del lotto.
Senza fronzoli e con l’impatto sempre in evidenza, L.I.F.E. piace e la band si conferma una macchina da guerra, un carro armato costruito per fare danni sul fronte live: per niente ruffiano, questo è senza dubbio un lavoro da segnalare a chi apprezza il modern metal più violento e d’impatto.

Tracklist :
1. Superman
2. Splitmind
3. District Hate
4. Resurrected
5. F.F.F.
6. Gentle War
7. Provocation
8. Lunacy
9. X3
10. Cobra

Line-up:
Denis Oliynik – Drums
Andrew Polyak – Guitars
Maxim Moyseenko – Vocals
Dmitriy Zolotaryov – Bass

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