( HOT STEELRECORDS 2009) : i Cubre sono in giro dal 1998, e portano avanti un metal di stampo intelligente, diciamo tipo Neurosis o Sepultura. Intelligente nel senso che suonano un tipo di metal che và verso sonorità non convenzionali, partendo sempre dall’hardcore, ma nadando verso territori più seprimentali. Li ho conosciuti con il loro disco d’esordio omonimo del 1999, che al passo con i tempi proponeva una bella botta. Poi è passato di moda il sound che proponevano, ma loro sono sempre stati coerenti e hanno dato alle stampe il secondo episodio “Our tangled soul”, un’ottima conferma del suono aperto alle influenze più disparate.
Chiuso il rapporto con la Vacation House dell’indigesto Rudi Medea, escono con “Sights of unstable flows” , che praticamente possiamo ritrovare in questo cd dal vivo. Questo disco è stato registrato dal vivo al centro sociale Emiliano Zapata di Genova il 12 aprile 2008, e cattura i Cubre al massimo della loro forma e maturità. La produzione è ottima, e si sente benissimo, l’impasto sonoro rende bene la musica a mente aperta dei Cubre, che hanno fatto uscire questo cd per celebrare i loro primo dieci anni di carriera, che in certi ambiti non sono pochi. Soltanto una band intelligente e curiosa può continuare a mantenere alta la qualità della sua proposta, e i Cubr l’hanno sempre fatto e questo dischetto neè la dimostrazione. Se volete un metal progressivo, nel senos, di un metal che guarda avanti, qui siete la posto giusto. Con i Zona (R.I.P.), i Cubre sono uno migliori gruppi che abbiamo nell’ambito in Italia.
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