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Recensione : Cry Excess – Ambition Is The Shit

"Ambition Is The Shit" conferma i Cry Excess come una delle migliori realtà de genere

Cry Excess – Ambition Is The Shit

Poco più di trenta minuti di delirio modern metal, estremo e selvaggio, una bomba lanciata sul nostro moribondo paese dai torinesi Cry Excess, devastante combo che miscela con ottimi risultati il metalcore e il nu metal con bordate elettroniche dai risultati sorprendenti.

Ambition Is The Shit, secondo full length, dopo il debutto “The Deceit”, pur non perdendosi in troppi rigiri stilistici e puntando all’impatto, si presenta come un monolite fatto di metallico groove, violentato da sferzate elettroniche violentissime, su cui le voci si danno battaglia rabbiose, passando da un ottimo e brutale scream/growl a clean vocals che rimangono ugualmente grintose, molto nu metal nell’approccio, scaraventando l’ascoltatore in un vortice di estrema musica modernista, potenziale colonna sonora di un qualsiasi TG nel quale per le belle notizie ormai non c’è più posto.
Grande il lavoro in fase di produzione, ad opera della stessa band, che non fa altro che spettacolarizzare ancora di più il suono di queste dieci bombe metalliche, facendo letteralmente deflagrare il sound di un lavoro disturbante che non lascia un attimo di respiro, colmo come è di soluzioni oltremodo riuscite, specialmente quando l’uso furioso dell’elettronica diventa protagonista.
Non ci sono mezze misure nella musica della band torinese e, chi apprezza il genere, troverà in questo lavoro uno dei migliori esempi di metal moderno uscito negli ultimi tempi, mentre va detto che chi non ha familiarità con i suoni core e nu metal difficilmente si avvicinerà all’album, proprio per il suo essere, fortunatamente ,senza compromessi ed estremamente diretto.
Vicini come approccio alle band statunitensi più famose, ma tenendo ben in evidenza la loro assoluta originalità di fondo, data da brani come la title track, You Hate Because You Can’t Compete e la devastante Neither Forgive Nor Forget, i Cry Excess aggiungono un altro tassello alla propria discografia confermandosi come una delle migliori realtà del genere: per gli amanti dei suoni core un ascolto obbligato.

Tracklist:
1. Ripshit (Hands up for the italians)
2. The public enemy
3. Hustler
4. Ambition is the shit
5. What keeps us alive
6. You hate because you can’t complete
7. Rebel, forever
8. Unto death
9. Neither forgive not forget
10. I never liked clowns

Line-up:
Jaxon V. – Vocals
Mark Agostini – Guitars
Andrew V. – Guitars
Brian N. – Drums, Vocals

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